Castighi che fanno bene

Che il mestiere dei genitori fosse difficile e talora ingrato lo si sapeva! Di certo a tutte le mamme e i papà sarà capitato, almeno una volta, di sperare invano in un periodo di aspettativa soprattutto quando... si tratta di dire no ai propri figli. Sei convinta che essere bravi genitori significhi concedere tutto, sempre e comunque, esaudire ogni loro desiderio e soddisfare ogni loro richiesta? Niente di più sbagliato! A detta degli esperti, la tolleranza massima, non regolata, si può rivelare nociva e, alla lunga, addirittura pericolosa perchè il ragazzo farà molta più fatica a maturare. Solo attraverso il confronto, lo scontro e il rifiuto (motivato, non gratuito però!) si possono misurare le proprie forze e i propri limiti, affrontare e superare i problemi e, in una parola... crescere.

Così, a costo di recitare la parte del cattivo o della cattiva, non esitare a punire tuo figlio la prossima volta che si comporta in modo più o meno ribelle o capriccioso. Pensa al castigo come a una medicina amara, dal gusto cattivo che però devi prescrivere (e prendere anche tu!) per farlo stare meglio. Se ti divorano i sensi di colpa non dimenticare che, anche imponendo delle regole e mettendo dei paletti, tu continui ad essere il suo punto di riferimento e fai sentire la tua presenza.

Fondamentale, inoltre, il gioco di squadra dei genitori. Mai come in questo caso l’unione fa la forza e può fare davvero la differenza; adottare una linea comune e mostrarsi uniti di fronte al proprio figlio è vivamente consigliato! Se il fine è lo stesso -castigarlo per il suo bene- i mezzi, però, potrebbero essere diversi. Spesso, infatti, succede che mamma e papà non siano del tutto d’accordo sui metodi e sulle strategie da adottare.

Allora, prima di agire meglio parlarne per chiarire le proprie posizioni e trovare un compromesso che soddisfi entrambi. Uno spiacevole battibecco davanti al ragazzo finirebbe solo per screditare il meno tollerante tra i due vanificando la maggior parte dei vostri sforzi.