Il coro di voci che si lamenta degli scadenti risultati degli studenti, soprattutto nelle scuole superiori, è in aumento: poca voglia di studiare, scarso rendimento e voti bassi. Colpa degli studenti, dicono gli insegnanti, che non sanno neanche perché studiano e hanno poco entusiasmo. Dietro ad ogni studente però c'è sempre una famiglia che assiste, a volte quasi impotente, a risultati scolastici sempre più disastrosi.
Il genitore ha un'arma potente a sua disposizione che può utilizzare proprio per spianare i primi insuccessi scolastici rendendo il ragazzo più fiducioso nelle sue capacità: il colloquio con l'insegnante. Spesso questo appuntamento è visto per le famiglie come un momento di routine scolastica poco utile che arriva ad interrompere i loro impegni lavorativi; a volte il genitore lo vive con una forte tensione emotiva che lo rende poco partecipe al colloquio stesso. E' bene quindi cercare di arrivare calmi e con le idee ben chiare per riuscire a sfruttare al meglio il confronto insegnante-genitore.
Attenzione innanzitutto alle aspettative. Alcuni genitori, soprattutto quelli con una preparazione scolastica medio - alta, vedono nei risultati del figlio una sorta di compensazione dei loro passati insuccessi mentre è giusto pensare che ogni ragazzo ha le proprie caratteristiche personali che vanno sempre rispettate. Anche i genitori di ragazzi molto bravi possono essere tratti in inganno dalla votazione alta e non sentire la necessità di approfondire altri aspetti importanti della vita scolastica dell'alunno.
E' vero che affrontare un dialogo con un altro adulto, seduto dietro ad una scrivania, può essere difficoltoso ma è indispensabile ricordare che questa persona vive molte ore con nostro figlio e conosce aspetti che forse noi ignoriamo totalmente; dal canto suo l'insegnante non vede il ragazzo nella sua vita quotidiana, tra le mura domestiche: queste due realtà parallele vanno svelate durante il colloquio in modo che sia l'insegnante che il genitore possano, dagli episodi raccontati, aiutare il figlio a risolvere un momento difficile e spronarlo nel modo giusto.
Molto spesso il colloquio con il genitore avviene in piedi mentre l'insegnante guarda insistentemente l'orologio: non vivete questo momento in modo passivo, fatevi vedere interessati in quello che l'insegnante espone, non ponetevi in modo aggressivo ma costruite insieme una riflessione che sia soddisfacente per voi e per l'insegnante.
Informatevi su come la famiglia può interagire con la scuola per migliorare il rendimento scolastico del figlio dimostrandovi totalmente disponibili. Non fermatevi a valutare vostro figlio in base ai voti presi a scuola ma ponete dei quesiti agli insegnanti che ne svelino il comportamento nel suo complesso: è isolato o partecipa in classe? Ha degli amici? Partecipa attivamente o è timido? Affronta le verifiche in classe con molta emotività? Come vive le esperienze scolastiche al di fuori delle materie scolastiche? Come si pone nei confronti degli insegnanti? Ogni risposta può svelare un lato nascosto di tuo figlio.
E' importante non dimostrarsi troppo sulle difensive con gli insegnanti, tentando di giustificare tutto quello che emerge di negativo sul ragazzo. E' utile invece ascoltare e chiedere un consiglio su come risolvere la difficoltà scolastica o l'atteggiamento negativo.
Anche alle elementari ci possono essere difficoltà di comprensione tra maestra/o e alunno. In questo caso il genitore deve prima valutare se la cattiva affinità del bambino con la maestra sia dovuta alla paura
da parte del bambino di dover giustificare alcuni suoi insuccessi o comportamenti. I genitori tendono a dare sempre ragione al proprio bambino, ma è sempre utile chiarire con il figlio il motivo di questa antipatia per la maestra e poi parlarne con lei/lui.
L'adulto non deve prendere decisioni affrettate, come cambiare la scuola al bambino, poiché lo scolaro deve imparare a superare le difficoltà e saper convivere anche con persone ostili nei suoi confronti: il messaggio per il futuro sarà chiaro, nella vita non si può sempre fuggire dai problemi ma è meglio affrontarli. Non criticate mai l'insegnante davanti al bambino e riferitegli sempre dei colloqui che avvengono tra voi e le maestre rassicurandolo sul suo futuro rendimento scolastico. Ogni piccolo successo aiuterà la sua autostima e l'insegnante verrà automaticamente rivalutato dallo scolaro.
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