L'attività fisica è una necessità per il bambino, serve per farlo crescere in salute, perché socializzi con i coetanei, impari a rispettare le regole, ma anche ad accettare le sconfitte. Un bambino di 9 anni dovrebbe trascorrere almeno un paio di ore al giorno in attività ludico-motorie, non per forza strutturate, per crescere in armonia con il proprio corpo e nel contempo divertirsi. Tra scuola, dopo-scuola e corsi pomeridiani il tempo destinato allo sport è invece limitato ad un paio d'ore a settimana. Per il 39 % dei bambini e dei ragazzi fare sport è diventato un bisogno: è questa la percentuale di obesi in età scolare in Italia.
Un bambino di 5/6 anni spesso non sa scegliere tra le differenti attività fisiche, anche se ci sono bambini che mostrano già un interesse particolare o una propensione verso uno sport specifico. E' il pediatra di famiglia la persona giusta per consigliare il tipo di sport più idoneo poiché conosce le caratteristiche psicofisiche del bambino/ragazzo e la sua maturazione emotiva. E' sempre il medico di base che rilascerà il certificato dello 'stato di salute' per svolgere l'attività fisica e verificherà il suo successivo accrescimento fisico ed emotivo in merito all'attività scelta.
E' importante avere la valutazione di un medico (ci sono anche gli specialisti in medicina dello sport) in quanto ci sono sport che all'apparenza non sembrano pericolosi, ma possono peggiorare un particolare stato di salute: nel calcio sono possibili contusioni e piccoli traumi dovuti alle cadute e agli scontri con l'avversario, pallavolo e pallacanestro sovraccaricano molto gli arti inferiori e la colonna vertebrale per i salti ripetuti, il tennis e la scherma sono sport 'asimmetrici' e potrebbero provocare uno squilibrio scheletrico e muscolare se non viene compiuta un'attività fisica di compensazione.
Partendo dal presupposto che un allenamento ginnico costante è un impegno che dovrebbero prendere i bambini che hanno già la giusta maturità, l'età consigliata per iniziare è i cinque anni poiché a questa età il bambino ha un maggiore sviluppo motorio. A cinque anni avviene, con una certa rapidità, il primo consistente allungamento delle ossa inoltre il bambino diventa più sedentario e a volte ciò implica una serie di problemi correlati come la cattiva postura o il soprappeso. Una qualsiasi attività sportiva, purché gradita al bambino, insieme ad una variata e completa alimentazione ricca soprattutto di calcio e vitamina D, favorisce una buona crescita e un corretto equilibrio tra struttura scheletrica e muscolare.
Vediamo quali sono gli sport da preferire in base all'età del bambino:
3 ANNI
A questa età l'unica forma di sport concessa è la piscina se inserita in un programma di 'acquaticità' che spesso coinvolge anche il genitore. In questo caso è necessario assicurarsi personalmente sull' igiene della piscina e la temperatura dell'acqua. L'ambiente caldo-umido è salutare per i bambini che soffrono di asma.
DAI 3 AI 6 ANNI
Vanno bene tutte le attività 'ludico-motorie', come il calcio, il nuoto o la danza, cioè quelle che introducono il concetto di sport come svago e divertimento. Il nuoto è sempre indicato in quanto non carica eccessivamente l'apparato locomotore. Sci e pattinaggio sono altre due discipline che possono essere iniziate verso i 5 anni poiché stimolano la capacità di apprendimento di gesti tecnici e, nel caso del pattinaggio, l'elasticità articolare.
DAI 6 AGLI 8 ANNI
Sono utili a quest' età le discipline sportive che favoriscono un maggiore controllo dei movimenti e impartiscono regole predefinite, vanno bene quindi le arti marziali (judo e karatè), la danza o la ginnastica artistica. Tra i 7/8 anni si possono iniziare tutte quelle attività sportive che richiedono una coordinazione neuro-motoria più matura come il rugby, la pallavolo, la pallacanestro, la scherma e il tennis.
DAGLI 8 AI 10 ANNI
Il ciclismo e il canottaggio sono gli sport adatti a quest' età poiché il bambino raggiunge una maggiore maturazione della coordinazione neuro-motoria e la resistenza allo sforzo è più allenabile.
Le età indicate non sono riferite alla pratica dello sport in modo agonistico, in questo caso ogni disciplina ha una tempistica ben precisa che va rispettata altrimenti a pagare sarà la salute del bambino. A 6 anni si può iniziare a fare agonismo nel pattinaggio, 8 anni è l'età indicata per l'agonismo di danza, nuoto, scherma e rugby. Per tutti gli altri sport il bambino deve aver compiuto i 10 anni.
Come spronare un bambino obeso all'attività fisica? Questi bambini sarebbero i più bisognosi di movimento, ma spesso sono restii ad iniziare uno sport. Per non demotivarli è meglio preparare un programma specifico che inizi prima con brevi periodi di sola ginnastica, integrata successivamente con un allenamento leggero che prediliga sport come il nuoto o la bicicletta per iniziare infine una vera e propria attività fisica regolare.
Praticare lo sport aiuta i timidi a socializzare, l'importante è scegliere uno sport di squadra che gli piaccia oppure è sufficiente che pratichi lo sport in compagnia di un amico. Oggi è sempre possibile assistere o fare qualche lezione di prova, in questo modo il bambino potrà verificare personalmente l'attività fisica più idonea. Per il bambino più aggressivo vanno bene il judo o il karatè poiché sono sport che lo aiutano a controllare il corpo, le emozioni, la concentrazione oltre all'accettazione delle regole.
In tutti i casi, qualsiasi sia lo sport scelto, l'importante è verificare che l'allenatore sia preparato e sappia come si sviluppa psicologicamente e fisicamente il bambino nelle varie fasce di età. L'allenatore deve inoltre spronarlo al gioco senza indicare come unico obiettivo la vincita di un premio o di una gara. Il genitore deve controllare che l'attività fisica svolta dal bambino sia per lui piacevole e divertente e non deve in nessun modo costringerlo o avere eccessive aspettative poiché questo comportamento danneggerebbe il suo equilibrio psicologico.
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