In qualsiasi modo deciderete di passare l’estate, ricordatevi sempre di discutere la vostra scelta con i diretti interessati, dato che ad una certa età, i figli devono essere in grado di capire cosa è meglio per loro. Se preferite lasciarli andare da soli, dovete prima di tutto informarvi con largo anticipo sulle varie possibilità.
Si prospettano soluzioni diverse per le loro vacanze estive; ad esempio ci sono i campi estivi, utili soprattutto per quei ragazzi che solitamente tendono ad isolarsi. Infatti, grazie agli animatori, verranno coinvolti in innumerevoli attività di gruppo. Se invece i vostri figli vi fanno capire che sono attratti da qualcosa di più culturale, potete decidere per un soggiorno all’estero. L’esperienza potrebbe servire per apprendere o perfezionare una lingua straniera.
Molti sono senz’altro i timori... per mamma, papà e ovviamente per i piccoli. Innanzi tutto non bisogna scegliere questo tipo di vacanza per i propri figli prima degli otto anni d’età. Escludetela anche quando il ragazzo ha evidenti problemi di socializzazione. Provate magari a fargli passare una notte fuori casa da un amichetto.Vedete poi come reagisce e cosa vi racconta. I bambini non sono tutti uguali: anche se apparentemente sembrano tutti socievoli e ben disposti, molti tengono alla loro intimità e sono a disagio senza il sostegno della famiglia.
A volte però il problema del distacco lo vivono peggio i genitori che al solo pensiero di averli lontani entrano in ansia. È un atteggiamento sbagliato perché i figli se ne accorgono e interpretano il fatto della lontananza come una situazione sbagliata. È poi più difficile per tutti se si tratta del primo vero distacco. Si dovrà in ogni caso incoraggiare il bambino, non forzarlo, questo sia chiaro. Illustrategli i lati positivi dell’esperienza e fategli capire che voi siete orgogliosi di lui, che notate che sta diventando grande.
I bambini possono essere intimoriti dalla possibilità di non riuscire a fare conoscenza. Per ovviare in parte a questo problema comune, prima della partenza, le associazioni organizzano degli incontri per mostrare il clima di allegria che li accompagnerà per tutta la vacanza. Verranno illustrate le varie attività e i bambini inizieranno a conoscersi prima di partire.
E se le paure riguardano di più i genitori? State pure tranquilli, perché in ogni caso il ragazzino imparerà tante nuove cose, inizierà a fare il suo ingresso nella società. La sua scommessa è quella di riuscire a trovare una collocazione nel gruppo, farsi accettare, trovare dei modi per andare d’accordo. Insomma imperare a cavarsela: non può che fargli bene!
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