Fatto sta che molti giovani, arrivata finalmente l’età per una vacanza in autonomia, anziché organizzarsi un viaggio con gli amici, come sarebbe naturale, si limitano alla classica villeggiatura con mamma e papà. Ma questo, se da un lato ci rende tranquilli, dall’altro non è un bene per chi si affaccia alla vita e ha bisogno di sfruttare anche la libertà e le opportunità dell’estate per confrontarsi con il mondo esterno e una vita diversa da quella in famiglia. Anche a costo di qualche piccola delusione.
Certo, vanno bene le vacanze studio per imparare una lingua, visitare un paese nuovo, entrare in contatto con abitudini diverse. Ma si tratta di esperienze per i più giovani che, per così dire, preparano il terreno. Dai 15 ai 18 e poi fino ai 20 anni e oltre si profilano ben altre esigenze: una ragazza o un giovanotto in questa fascia d’età pretende qualcosa di più, che forse non sa bene nemmeno lui. Ma ha ancora bisogno che i genitori lo aiutino nella scelta o lo indirizzino, senza imporgli nulla. Saranno determinanti i suoi interessi personali: musica, sport, natura, volontariato; magari per i più grandi il desiderio di fare un’esperienza di lavoro stagionale. Le opportunità non mancano, l’importante è non lasciarsele scappare tutte per la paura di sceglierne una e poi ritrovarsi ancora in spiaggia con mamma e papà.
Basta con il solito inglese!
Tuo figlio non vuole saperne del solito corso estivo in inghilterra per imparare l’inglese? Cambia meta, ad esempio Stati Uniti, Canada, Australia o - perché no? – Malta. Lo studio della lingua è assicurato, ma muta decisamente l’ambientazione. Negli anni che precedono l’università, se ha l’intenzione di iscriversi a Lingue, sarà bene anche che preferisca entrare in contatto con le nazioni che parlano le lingue che desidera studiare: Russia, Francia, Polonia, Germania, Turchia, Romania, Spagna…
Volontariato
Fare l’animatore in parrocchia per l’intrattenimento dei gruppi estivi di bambini e adolescenti può essere un’ottima esperienza per fare del volontariato e comprendere o sviluppare le proprie attitudini in ambito sociale. Molti enti raccolgono partecipanti e adesioni per portare avanti le prorpie attività senza scopo di lucro, in Italia e all’estero, in favore di bisognosi e persone in difficoltà. Può essere anche questa una vacanza con molto da insegnare e offrire: non ultima una qualifica da mettere in curriculum. Non dimentichiamo poi gli scouts, per chi ama la natura, la vita in compagnia all’aria aperta, l’escursionismo.
Post maturità
Dopo gli usami di maturità – o finiti gli esami estivi per chi è all’università - partire con gli amici per un viaggio avventuroso fatto in economia è ancora un classico, al grido di treno, ostelli e sacco a pelo. Non c’è da preoccuparsi più di tanto. Gli ostelli della gioventù non sono più quelli molto spartani di 20 o 30 anni fa. Ora sono diventati alberghi deliziosi e molto economici con tutti i servizi essenziali, ma molto spesso anche dotati di comodità: camere da due letti, bagno con doccia in camera, mensa self-service. Spesso aprono anche alle famiglie. Il più “gettonato”? Quello svedese creato su un veliero dell’800 ormeggiato di fronte a Stoccolma. Non c’è da preoccuparsi, se non verificare che sia stato prenotato il soggiorno.
Lavori stagionali
Per qualcuno l’estate è anche il momento per prendere confidenza con il mondo del lavoro: per guadagnare qualche soldo, ma anche per testare le proprie capacità, fare un’esperienza diversa. Gli impieghi più ricercati sono quelli di animatori turistici nei villaggi, camerieri o aiuto-pizzaioli nelle località di villeggiatura, commessi. Spesso è possibile fare quest’esperienza all’estero, così da trasformala in una vacanza alternativa e responsabile: arrivati ad una certa età, per fortuna, molti ragazzi avvertono l’esigenza di rendersi indipendenti e non pesare più sulle spalle dei genitori, almeno per quanto riguarda vacanze e divertimenti. L’importante è che si tratti di lavori in piena regola, con copertura assicurativa e rispettosi delle norme vigenti in materia.
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