Una esigenza sempre più pressante dato che la maggiore circolazione delle persone tra gli stati membri dell'Unione ha aumentato la possibilità di relazioni e spostamenti transnazionali.
Ma si tratta di un progetto non sempre facile da realizzare, in quanto le legislazioni in materia di famiglia dei singoli stati differiscono tra loro, soprattutto a causa dei diversi valori e principi di ordine religioso o di orientamento laico a cui fanno riferimento.
Tuttavia sono stati approvati dei Regolamenti per dare soluzioni alle controversie giuridiche in materia di famiglia (ad esempio la sottrazione di minori da parte del genitore straniero o la separazione o il divorzio tra persone di diversa cittadinanza).
Il trattato di Amsterdam del 1996 ha permesso sin dal 1999 di instaurare un legame fra la cooperazione giudiziaria in materia civile e la libera circolazione delle persone. Nel 2000 il Regolamento (CE) n.44, ha dettato le norme sulla competenza speciale dei tribunali per le obbligazioni alimentari.
Nel 2003 è stato approvato il Regolamento (CE) n. 2201 che stabilisce norme uniformi per individuare il giudice competente a decidere in materia di divorzio e di affidamento. Si cerca ora di uniformare la materia delle obbligazioni alimentari, delle successioni internazionali e del divorzio.
(Fonte, Donna & mamma)
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