PRIMA INFANZIA

W la mamma imperfetta!

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Come affrontare i sensi di colpa e le apparenti inadeguatezze dell'essere mamma.

Di mamma ce n'è una sola. Sembra proprio che la donna quando diventa mamma venga soffocata da una serie di incombenze che sempre più spesso la fanno sentire inadeguata e piena di sensi di colpa. Figli e marito non sempre concorrono a questo processo: l'ansia di  "perfezione" è un malattia delle donne moderne che arrivano anche ad autoalimentarla. E così la donna entra in una spirale che la fa sentire in colpa anche se solo pensa di dedicare anche pochi minuti a se stessa.

E 'vero che una madre in quanto tale deve accudire e cercare di accontentare tutti all'interno della famiglia, ma quando questa responsabilità diventa troppo pesante e gravosa, diventa l'ora di scrollarsi di dosso qualche incombenza delegandola o, perchè no, anche trascurandola.

Ecco per te degli spunti di riflessione per amarti di più, anche nei tuoi punti deboli, e per cercare di vivere la vita quotidiana con un pizzico di diplomazia e di autostima in più.

Tuo figlio è andato al nido e ha pianto per mezz'ora, forse dovresti rinunciare al lavoro...

E' vero tuo figlio te lo ricorda tutte le mattine, con quei grossi lacrimoni: lo hai abbandonando.

Una volta in ufficio i sensi di colpa ti assalgono ed eccoti al cellulare pronta a sentire la maestra per tranquillizzarti sul suo stato emotivo, ma la risposta la sai già: "Tranquilla, sta giocando, ha smesso di piangere appena lei è uscita...". Qualche altra frecciatina ti arriverà alle elementari quando sarai costretta ad iscrivere tuo figlio all'ennesimo centro estivo perché devi lavorare e non potrai essere presente durante tutte le vacanze. E lui sarà lì,  pronto a evidenziarlo.

Cosa fare per vivere tutto ciò con maggiore serenità? Parlane con tuo figlio, anche se è piccolo: capirà il bisogno o il tuo desiderio di allontanarti da casa per imparare cose nuove, per portare a casa dei soldi in più per accontentarlo ancora una volta nei suoi desideri. Parla con lui del tuo stato d'animo e la sera accoccolati nel suo letto, leggi con lui una storia e raccontatevi la giornata trascorsa. Passa con tuo figlio momenti autentici dove lui ti senta presente e la soddisfazione di queste ore ti aiuterà a vivere serenamente i momenti lontano da lui.

Ancora una volta non sono riuscita a preparare una cena decente...sarebbe bello avere tempo da dedicare ai fornelli, sfornare manicaretti profumati ed invitanti tutte le sere, ma dopo una giornata intensa e una spesa veloce la cena non è proprio da grande chef. Ecco che gli sguardi dei tuoi familiari sui piatti sguarniti e il tuo senso di colpa aumenta. Cerca di coinvolgere tutti nella preparazione della cena: mettendo insieme la loro fantasia e i pochi ingredienti a disposizione riuscirai a sopravvivere alla cena. In questo modo i tuoi familiari non subiranno il pasto ma si sentiranno partecipi e apprezzeranno maggiormente i tuoi sforzi futuri in cucina.

Non gli ho messo la merendina in cartella, come farà... Ecco uno dei tanti modi per portare tuo figlio davanti ad un momento di crescita. Le difficoltà stimolano la creatività e l'intelligenza. Non avendo la merendina potrà farsi avanti e chiedere un boccone a qualche compagno o interagire con la bidella per un pezzo di pane avanzato dalla mensa. Crescere un bambino senza le difficoltà ritarderà la sua autonomia e la sua autonomia. Prova a farlo di proposito...e fatti raccontare come se l'è cavata.

Non sono arrivata in tempo al saggio di danza o alla partita di calcio finale, ci teneva tanto come reagirà...cose che succedono. Anche in questo caso parlane con lui, fagli capire il motivo di questo ritardo e digli che hai parlato con la mamma del suo amico/a e gli ha raccontato che è stato/a bravissimo/a; per premio andrete a fare insieme una cosa che a lui piace. Fai capire a tuo figlio/a che gli imprevisti capitano nella vita ma che bisogna saperli superare e non crogiolarcisi sopra. Qualche frustrazione ogni tanto lo aiuterà a farlo crescere più sicuro di sé.

La mamma di Lucia è nel coro della scuola, la mamma di Andrea gli ha cucito il vestito di carnevale, la mamma di Sara cucina delle torte fantastiche, e tu?...I paragoni sono sempre brutti, soprattutto quando vengono dai figli o dal marito. Non ti demoralizzare. Spiega a tuo figlio che anche se non hai tempo per fare cose extra, nelle ore che trascorri fuori casa impari cose che gli possono tornare utile, come usare internet o sapere l'inglese, o conoscere il tale collega che gli ha dato i biglietti per la partita di basket o per lo spettacolo  preferito. Ma se proprio i discorsi sembrano non bastare, sciopera per un intero week-end : vedrai che al tuo rientro il tuo lavoro quotidiano verrà riconosciuto e apprezzato di più.

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