A questo proposito è utile sottolineare l'importanza dell'acido folico. Questa sostanza è la vitamina B9, riconosciuta come fondamentale per prevenire le malformazioni dei neonati, in particolare quelle a carico del tubo neurale, ovvero nello sviluppo del sistema nervoso, nelle prime fasi dello sviluppo embrionale e nella fase periconcezionale.
Il folato non è prodotto naturalmente dal nostro organismo ma deve essere assunto, appunto, attraverso il cibo, dalla flora batterica intestinale e con l'aiuto degli integratori. In condizioni normali, il fabbisogno personale è di circa 0,2 mg, quindi, in gravidanza questa necessità raddoppia, con 0,4 mg dovuti alle esigenze del feto. Quindi, se l'acido folico risulta carente nei primi mesi della gravidanza, il rischio di malformazioni al tubo neurale aumenta in modo molto sensibile, con il pericolo che il feto sviluppi malformazioni congenite come la spina bifida e l'anecefalia.
Una regola generale di base suggerisce che l'acido folico dovrebbe essere assunto in maniera regolare nel mese precedente al concepimento e per i tre mesi successivi. Fortunatamente questa vitamina è presente in larga misura in diversi alimenti: le verdure a foglia verde come spinaci, broccoli, asparagi, e lattuga, le arance, i cereali, la frutta come limoni, fragole e kiwi, e anche nel fegato.
In aiuto ai normali alimenti, è possibile assumere gli integratori di acido folico che si trovano normalmente nelle farmacie, dietro normale prescrizione medica. È comunque importante ricordare di rispettare le quantità consigliate perché un eccesso potrebbe provocare altri problemi.
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(Fonte, http://www.epicentro.iss.it)
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