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Il fenomeno
Il ciclo mestruale accompagna mensilmente tutte le donne fino all’età di circa 50 anni, quando la scorta ovarica si esaurisce inevitabilmente e subentra la menopausa, compromettendo l’attività ovarica. La menopausa precoce, che solitamente avviene in età troppo giovane, non è dunque un fenomeno fisiologico, perché avviene troppo in anticipo con i tempi, ma le sue cause sono tutt’ora poco conosciute e in fase di studio.
La menopausa precoce è tale quando si verifica prima dei quarant’anni e può avvenire secondo due modalità totalmente differenti.
- Si parla di menopausa precoce spontanea (o POF, Premature Ovarian Failure), ed è un fenomeno che riguarda l’1% delle donne italiane.
- Si parla di menopausa iatrogena quando è il risultato e conseguenza di cure mediche necessarie, come gli interventi chirurgici di asportazione delle ovaie (ovariectomia bilaterale), chemioterapia o radioterapia pelvica. Questa situazione che colpisce un 4-5% delle donne italiane risulta estremamente difficile da decifrare perché è molto difficile da immaginare.
I sintomi riconducibili a questo disturbo sono:
- Cessazione del ciclo mestruale preceduta da una fase irregolare e conseguente fase di amenorrea
- Vampate di calore e sudorazione notturna
- Insonnia frequente
- Cambiamenti d’umore
- Secchezza vaginale
- Calo della libido
- Problemi di controllo della vescica
Cause e conseguenze
Le cause vere e proprie della menopausa precoce sono ancora sotto esame, ma almeno un terzo dei casi presi in considerazione è spiegabile geneticamente e dipende, dunque, dall’età effettiva con cui sono andate in menopausa le nostre nonne o mamme. Un’altra percentuale di donne presenta invece cause “sporadiche” occasionali, nel senso che non vi sono spiegazioni genetiche possibili. Quando la causa specifica della menopausa è misteriosa, si parla di menopausa precoce “idiopatica”, nel senso che una spiegazione concreta non è ancora stata data.
Le conseguenze fisiche della menopausa precoce sono varie e riguardano la salute di tutto il sistema motorio.
Esse comprendono:
- Dolori articolari alle mani, alle ginocchia e alla schiena
- Osteoporosi e rischio di malattie cardiache.
- Problemi relativi alla tiroide, diabete e adrenalina, che potrebbero necessitare un intervento medico.
È tuttavia da sottolineare che questi sintomi possono variare da persona a persona, ma che, in generale, l’invecchiamento cellulare porta meno tonicità ai muscoli, a parità di attività fisica. La spiegazione è semplice, perché anche i muscoli recepiscono gli estrogeni, gli androgeni e i progestinici, ormoni di origine maschile prodotti dall’ovaio, che con la menopausa non vengono più integrati.
La terapia
In caso di menopausa precoce è bene optare, in accordo con il medico che ci ha in cura, per una terapia ormonale sostitutiva che non preclude la voglia di sentirsi giovani e in forma, anche e soprattutto dal punto di vista intimo con il partner. Nella scelta di questa terapia è bene considerare anche l’importanza di ritrovare un equilibrio perduto, soprattutto dal punto di vista emotivo.
Molti ginecologi optano per la somministrazione di una terapia contraccettiva utile per chi non desidera concepire e una scelta corretta per mantenere un ciclo prevedibile e regolare, attenuando molti dei sintomi che questa fase comporta inevitabilmente.
Per chi invece si lascia aperta ancora qualche porta per un possibile, ma ormai inaspettato concepimento, le buone notizie sono che la residua attività ovarica presenta la possibilità di avere ancora qualche ciclo spontaneo che potrà favorire un concepimento dell’”ultimo minuto”.
Una volta arrivata la menopausa, invece, la soluzione più ottimale è quella di affidarsi ad una cura ormonale ciclica che consenta di riavere la mestruazione, di rimanere in forma e di prevenire inoltre malattie come l’Alzheimer e il Parkinson. La scelta dei prodotti comprende un’ampia gamma tra spray nasali, gel cutanei o compresse, che sono trai preferiti delle donne, in quando facilmente assumibili.
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