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L'infertilità maschile
L’infertilità è un problema sempre più diffuso nella società e in tutti i Paesi industrializzati dove il 10-20% delle coppie, si registra, ha dei problemi a concepire.
La stessa concentrazione degli spermatozoi nel liquido seminale maschile è in discesa da una media di 113 milioni per millilitro a 66 milioni.
L’infertilità è, spesso, un problema della coppia e coinvolge entrambi i partner che, in ogni caso, è bene perseguano uno stile di vita salutare considerando, anche per l’uomo, la necessità di controlli costanti fin dalla prima infanzia.
Il calendario cronologico delle visite, sin da piccoli, è molto rigido e si compone di 5 diverse fasi.
- Nel primo anno di vita è necessario tenere sotto controllo il criptorchidismo, ovvero la discesa del testicolo, un disturbo che va curato farmacologicamente oppure, in alcuni casi, chirurgicamente.
- Attorno ai 6 anni il pediatra deve controllare la possibile presenza di fimosi, un anomalo restringimento dell’anello prepuziale.
- Durante l’adolescenza il medico di famiglia valuterà la presenza di eventuali anomalie, affrontando per la prima volta il problema della prevenzione e dei possibili trattamenti.
- Entro i 18 anni è consigliabile sottoporsi alla prima visita andrologica per escludere la presenza di neoplasie testicolari.
- Entro i 25 anni è bene procedere all’ analisi preventiva dello sperma, anche se ancora non si è programmato un figlio.
Le cause
Tra le cause del problema si registra:
- L’inquinamento, in particolare gli interferenti endocrini, ovvero un gruppo di inquinanti molto vari che possono interferire con il sistema ormonale e con lo sviluppo sessuale del feto e del neonato. A livello legislativo sono molte le sostanze che sono state vietate, mentre è consigliabile preferire il consumo di prodotti di stagione e consumare cibi ricchi di vitamine, per contrastarne i danni.
- La diffusione del varicocele, un ingrossamento della vena del testicolo che colpisce il 25% degli uomini e che può portare all’infertilità.
- Lo stile di vita. È possibile intervenire in modo preventivo adottando uno stile di vita sano che diffida dall’abuso di alcol, anabolizzanti, e dal fumo. Anche lo stress psicofisico comporta un aumento della prolattina, che ne abbassa la qualità.
- Attenzione alle infezioni sessualmente trasmissibili e all’igiene intima, che deve essere giornaliera e scrupolosa.
-Obesità e diabete sono un’altra causa importante che provoca un’alterazione chiamata stress ossidativo.
La dieta degli spermatozoi
La diagnosi precoce è l’intervento repentino prima che una situazione a rischio si trasformi in una patologia concreta prevede l’affiancamento di una dieta sana e ricca di nutrienti. Questa dieta non è, in realtà, che quella mediterranea, composta di frutta e verdura fresca, pochi zuccheri semplici e grassi animali che favoriscono, all’opposto, diabete e obesità, come abbiamo visto causa di infertilità.
Sì, invece a pesce, pasta e legumi, riducendo l’assunzione di antiossidanti.
Da un attento studio, invece, se ne evince che l’assunzione di antiossidanti migliora i risultati delle terapie.
Tra di essi troviamo:
- la vitamina C: frutta e verdura fresca
- la vitamina E: olio d’oliva e semi oleosi
- il magnesio: cereali, frutta secca, vegetali a foglie verdi, banane
- zinco: uova e pesce
- carnitina: carni e formaggi
Perfette anche le sostanze integrative all’alimentazione quotidiana la cui supplementazione deve avvenire sotto controllo e prescrizione medica, senza escludere il consumo delle stesse sostanze nell’alimentazione di ogni giorno.
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