Le coppette per le mestruazioni sono uno strumento abbastanza conosciuto, ma poco utilizzato tra le italiane. Come mai? È sicuramente una questione culturale e poi di abitudine. Quando si è abituati agli assorbenti, interni o esterni, è difficile lasciare questa strada per provare qualcosa di nuovo. Ecco dunque alcuni pro e contro da valutare.
10 cose da sapere sulle coppette per le mestruazioni
1. La coppetta mestruale è una sorta di piccola tazza in gomma, silicone, lattice o materiale ipoallergico che raccoglie il flusso
2. La tazza deve essere svuotata e pulita (con acqua e sapone delicato) due volte al giorno
3. La maggior parte delle tazze può essere riutilizzata per due anni e permette un grande risparmio, soprattutto se hai un ciclo molto abbondante.
4. È più pratica: i tamponi dovrebbero essere cambiati ogni 4 ore (massimo 8), in questo caso può rimare all'interno fino a 12 ore.
5. Se hai un ciclo davvero molto pesante, potresti comunque avere bisogno di assorbente per evitare incidenti.
6. Se non sei a casa e deve svuotare la coppetta, potrebbe non essere pratico lavarla (soprattutto nei bagni pubblici).
7. Fai attenzione alla coppetta se l'hai comprata prima di avere figli: dopo potrebbe non andarti più bene. Il tuo fisico è cambiato.
8. Le coppette mestruali non offrono alcuna protezione da gravidanze indesiderate né tantomeno da malattie sessualmente trasmesse. Non sono dunque un'alternativa alla pillola o al preservativo, semmai andrebbero utilizzate in abbinamento (durante i rapporti vanno tolte).
9. Esistono diversi modelli: ci sono quelle sagomate (le più utilizzate), a forma di campana, o quelle in polietilene, che invece ricordano il diaframma. Queste ultime possono essere riutilizzabili o usa e getta.
10. Le coppette mestruali possono avere anche taglie diverse: piccola, media e grande.
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