L'acronimo LIS sta per lingua dei segni italiana, una lingua naturale che è veicolata non attraverso il canale uditivo come quella parlata, ma attraverso il canale visivo gestuale. In Italia è la lingua utilizzata per comunicare dalla comunità sorda segnante, persone sorde o udenti, segnanti nativi o tardivi che hanno imparato quella che da qualche tempo è considerata una vera e propria lingua. Un sistema non nuovo per comunicare in assenza dell'udito, che ha radici molto lontane nel tempo.
Per secoli, infatti, la lingua dei segni italiana è esistita senza che accademici facessero studi in merito, visto che le prime ricerche dei linguisti si concentrano negli ultimi decenni. Una svolta c'è stata nel 1960, quando William C. Stokoe ha pubbicato il trattato "Sign Language Structure: An Outline of the Visual Communication System of the American Deaf", che ha dato una prima definizione di lingua dei segni: una lingua naturale, con regole ed elementi sequenziali a caratterizzarla. Da allora in tutto il mondo altre ricerche sono state avviate partendo dallo stimolo gettato dal linguista statunitense. In Italia abbiamo però dovuto aspettare gli anni Ottanta.
Se la lingua italiana è una lingua che utilizza il canale uditivo, la lingua dei segni italiana è visiva con una sua struttura fonologica, morfologica, sintattica. Si compone di 8 parametri formazionali, i primi quattro manuali e gli altri quattro non manuali, che danno un senso alle frasi:
- Configurazione o proforma
- Locazione o luogo di articolazione
- Movimento del segno
- Orientamento del palmo e delle dita
- Sguardo
- Espressione facciale
- Labializzazione
- Busto
La LIS è la lingua della comunità dei sordi italiana, con strutture ben definite e con regole di grammatica ben precise. Lingua e non linguaggio, come spesso si tende a definirla. In Italia nel 2011 è nato il Movimento LIS Subito per chiedere il riconoscimento legislativo della lingua dei segni italiana. Nel 2017 il Senato ha approvato il disegno di legge numero 302 Legge quadro sui diritti di cittadinanza delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche, che la Camera ha approvato in via definitiva solamente il 19 maggio del 2021.
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