INGREDIENTI E CURIOSITÀ

La pasta va cotta al dente oppure no?

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C'è chi la preferisce cotta secondo i minuti indicati sulla confezione e chi la lascia cuocere di più

Al dente o più cotta (o addirittura scotta)? Quando si parla di tempi di cottura della pasta, gli italiani si dividono in due fazioni nette. Quella che non ammette deroghe e segue alla lettera le indicazioni riportate sulla confezione, cuocendo la pasta al dente e scolandola subito, e quella che, invece, la lascia a cuocere nell'acqua salata bollente per qualche minuto in più. Cosa dicono gli esperti in merito alle due prese di posizione?

Secondo gli esperti di nutrizione cuocere la pasta al dente è sempre preferibile, per diversi motivi. Essendo più "dura" richiede un processo di masticazione più lungo, che attiva meglio le ghiandole salivari secernenti succhi che contengono un enzima che aiuta a digerire meglio l'amido contenuto all'interno della pasta. Con la cottura al dente, poi, l'amico non viene gelatinizzato e non viene digerito totalmente dagli enzimi. Così la digestione è più lenta, come lo è l'assorbimento del glucosio presente al suo interno. Per questo la pasta cotta al dente è preferibile per chi deve mangiare alimenti con un basso indice glicemico. La pasta al dente ha, infatti, un indice glicemico di circa 45, mentre quello della pasta scotta è di circa 70. La differenza è davvero notevole.

Non dobbiamo poi dimenticare che questa caratteristica è in grado di allungare la sensazione di sazietà, permettendoci di "sentirci pieni" prima, evitando così di mangiare altre calorie che potrebbero essere quelle in eccesso che causano condizioni di sovrappeso. Al contrario della pasta scotta, che non ci dà questo senso di sazietà, quella al dente evita il verificarsi di sbalzi glicemici che causano accumuli di zuccheri e di grasso.

Infine, un consiglio. La pasta è al dente quando la parte bianca interna viene persa e rimane elastica: quando la mastichiamo dobbiamo fare un po' di "fatica". Non deve essere cruda, altrimenti non è digeribile dal nostro organismo, ma nemmeno così cotta da non aver bisogno di essere masticata. Se usiamo prodotti di qualità, magari di grano duro, la cottura al dente ha una migliore riuscita.

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