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Ogni lavoro il suo filato
Se ti sei appena avvicinata al mondo della maglia per rendere più caldi ma anche produttivi i tuoi pomeriggi invernali forse ti sei trovata di fronte al primo ostacolo di questo hobby: la scelta del filato giusto. La tentazione di optare per una lana piuttosto che un’altra solo a seconda del colore che ti “ispira” di più o della morbidezza che rivela al tatto è forte ma bisogna considerare che ogni tipo di fibra ha caratteristiche diverse che la rendono adatta per un tipo di lavorazione ma non per un’altra!
Un filato può esaltare meglio un punto mentre un altro, magari per la consistenza della lana, può rendere di meno l’effetto. Ad esempio la lana d’angora, soffice e molto lucente, non è troppo resistente all’usura: evitiamo perciò di farci dei guanti per una piccola peste!
Oltre a seguire le indicazioni presenti negli schemi di lavoro e ascoltare il consiglio della commessa proviamo quindi a iniziare a conoscere i più comuni tipi di lana e a capire come sceglierli in base alle esigenze.
Le lane – 1
Lana Merinos. Pregiata e soprattutto molto protettiva, grazie al fatto che la pecora Merino vive in condizioni atmosferiche piuttosto dure. È una lana isolante e isotermica, cioè mantiene costante la temperatura dei corpi. Non si deforma facilmente e il lavoro a maglia rimane quindi molto regolare. Adatta alle principianti del lavoro a maglia.
Mohair. Volete un maglioncino che sembri una nuvola? Allora usate la lana mohair, che dà un effetto leggero e avvolgente. Adatta alle lavorazioni traforate viene spesso usata insieme a un altro filato, per aumentarne la resistenza. Le creazioni femminili in mohair sono tra le più apprezzate.
Alpaca. È la lana da far provare a chi di solito non ne tollera il contatto con la pelle, dal momento che è senza lanolina, un potenziale allergene che causa dermatiti. Leggera e setosa esiste in natura in più di venti colori che vanno dalle tinte chiarissime ai marroni scuri! Altro vantaggio dell’Alpaca è che non infeltrisce, un piccolo svantaggio invece è che è piuttosto costosa.
Le lane – 2
Cashmere. La regina della lana proviene appunto dalla zona del Kashmir situata tra India, Pakistan e Cina, risulta tanto più pregiata quanto più fine è lo spessore di ogni singola fibra. Si usa per creazioni particolari: sciarpine, scialli e golf da portare direttamente sulla pelle.
Lett lopi. È una lana islandese molto utilizzata soprattutto per realizzare i classici maglioni con i motivi geometrici nella parte superiore. Non pesantissima, considerata da “mezza stagione”, è leggermente ruvida ma la sua consistenza migliora dopo qualche lavaggio.
Prima di procedere all’acquisto della lana c’è un’ultima variante da valutare: il colore. Il bagno di colore a cui sono sottoposte le fibre può variare anche di molto da uno all’altro: il rischio è di ritrovarsi con un maglione per tre quarti di un colore e per un quarto di un altro! Cerca di procurarti la quantità sufficiente di lana per il lavoro già al primo acquisto. In ogni caso conserva sempre la fascetta della matassa che hai acquistato sulla quale è stampato un codice che si riferisce al numero del bagno così, in caso di necessità, potrai comprare un’altra matassa della stessa sfumatura!
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