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Il peperoncino - grazie al suo gusto intenso e piccante - è una delle spezie in assoluto più utilizzate in cucina per arricchire il sapore di molti piatti. Non tutti sanno che si tratta di un frutto impiegato come alimento già in tempi antichi e coltivato dall'uomo addirittura dal 5500 a.C., in Messico e Perù. Il peperoncino giunse in Europa subito dopo la scoperta dell'America, portata nel 1492 da Cristoforo Colombo. Oggi questa pianta è ampiamente diffusa in tutto il mondo e si coltiva ovunque: ecco allora una guida completa su come coltivare il peperoncino in casa.
Come coltivare il peperoncino in casa: la guida
Devi sapere – innanzitutto – che la pianta di peperoncino necessita di una temperatura minima di 15 gradi per poter essere coltivata. Una volta scelta la specie da coltivare fra le diverse esistenti (carota bulgara, serrano, paprika etc.) puoi cominciare a preparare tutto il necessario; tieni presente che il periodo migliore per coltivare il peperoncino è febbraio-marzo, mentre la raccolta avviene fra fine estate e inizio autunno.
In alternativa, puoi effettuare la semina in qualsiasi periodo dell’anno, utilizzando le apposite scatole termiche, chiamate Grow Box, create proprio per mantenere una temperatura ideale per la crescita della pianta del peperoncino.
Il terreno dev'essere poroso e arricchito con torba e sabbia; bisogna piantare i semini di peperoncino sapendo che questa pianta necessita di abbondante acqua per poter crescere. C'è un'altra cosa – però – che devi tenere sempre in considerazione: per rendere il frutto più piccante, basta diminuire le innaffiature, facendo attenzione però a non lasciar morire la pianta, naturalmente!
Non appena spuntano le prime foglioline, devi fare in modo che la pianta sia ben illuminata, perché in questa fase ha bisogno dei raggi del sole per potersi sviluppare al meglio. Man mano che la pianta si irrobustisce, faranno la loro comparsa i frutti – vale a dire i peperoncini – che inizialmente avranno un colore verde. La loro maturazione sarà completa quando saranno diventati completamente rossi; a questo punto non ti rimane che raccoglierli; avrai così a disposizione dei peperoncini – più o meno piccanti in base alla tipologia di pianta – da utilizzare per insaporire i tuoi piatti.
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