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A prova di freddo
Il freddo è arrivato e le prime gelate non lasciano scampo alle nostre piante da esterni che, a fasi alterne, iniziano a rallentare la loro crescita e a prepararsi ad un lungo periodo invernale. Il processo di rientro in casa inizia in realtà già a partire da settembre, quando i fiori più delicati vanno portati, uno alla volta, al coperto, al riparo dagli spifferi.
Quest’operazione è molto delicata e richiede una gradualità accorta per non rischiare di rovinare le essenze della pianta, la parte più preziosa.
Soprattutto a novembre, quindi, è opportuno essere rigidamente attente agli sbalzi di temperatura e per nulla al mondo spostare una pianta fino ad un istante prima rimasta fuori al gelo accanto ad una fonte di calore troppo invasiva.
Esposizione e concimazione
La posizione occupata da queste piante deve necessariamente essere studiata e accorta. Ci sono varietà, come il Ficus, che esigono condizioni riparate e altre che invece richiedono solo una buona illuminazione diretta.
La concimazione è facoltativa, ma talvolta necessaria. La maggior parte delle piante, tuttavia, richiede la sospensione della concimazione non appena l’attività è ferma, con il sopraggiungere dunque del primo freddo.
Naturalmente non vale la stessa cosa per tutte le piante, specialmente quelle in piena fioritura (l’Azalea, il Ciclamino, la Gardenia o la Stella di Natale...) che invece devono essere concimate anche in inverno ogni due settimane circa.
L’annaffiatura è fondamentale anche in questa fase di apparente ‘letargo’. Naturalmente è bene non esagerare con l’irrorazione dell’acqua, ma procedere con nuova idratazione solo quando il terriccio si è completamente asciugato. Sempre per lo stesso motivo, ovvero quello di non contribuire a rinsecchire troppo la struttura della pianta, è consigliabile mantenere l’ambiente di soggiorno costantemente umidificato. Per farlo efficacemente è possibile utilizzare dei recipienti pieni d’acqua da posizionare vicino ai caloriferi per tutta la stagione fredda.
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Le piante e l’umidità
Forse non lo sappiamo, ma molte piante che custodiamo in estate in giardino o sui terrazzi hanno origine tropicale. Le nostre case in inverno sono quindi l’ambiente ideale per ospitare al loro interno i nostri amati arbusti e conservarli al sicuro fino a nuova primavera. Dopo aver prestato particolare attenzione all’umidità della casa è importante monitorare costantemente l’aspetto delle foglie, specialmente delle punte, intervenendo tempestivamente quando esse iniziano a seccare.
Di grande aiuto anche le frequenti nebulizzate d’acqua non calcarea all’interno delle foglie, per permettere loro di asciugarsi rapidamente.
Un’alternativa casalinga per un pò di umidità assicurata? Si rivelerà utile asciugare i panni nel locale dove le piante sono state riposte, ma anche stirare in prossimità delle stesse!
La pulizia, una buona abitudine
La pulizia delle piante che tieni in casa è imprescindibile dalla stagione dell’anno, ma è indispensabile specialmente quando le piante restano per molto tempo in casa dove la polvere si deposita con maggior facilità.
Se le foglie sono vellutate la pulizia diventa allora complessa perché questo tipo di foglie trattiene molta polvere. Il miglior modo per eliminarla è quello di passare un pennello a setole morbide su tutta la superficie delle foglie, mentre è opportuno stare attenti a non bagnare le foglie mentre si innaffia la pianta.
Se le foglie sono grandi la pulizia deve ugualmente essere attenta perché la polvere e i residui rovinano il fogliame. Il suggerimento più efficace in questo caso è quello di passare un panno umido o una spugna accuratamente ogni circa 10 gironi.
Se le foglie sono piccole conviene invece vaporizzare dell’acqua direttamente sulle foglie, utilizzando di preferenza l’acqua tiepida. L’unica accortezza è quella di servirsi sempre e solo di acqua non calcarea, ma al contrario pura e limpida. Se così non è, provvedi facendone bollire una pentola che lascerai poi riposare.
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