Com’è cominciata la strada di Laura Cerasoli nel mondo della bellezza?
Sono nata e cresciuta nel mondo della profumeria. Papà ha iniziato la sua carriera in L’Oreal negli anni ‘60 e mamma ha aperto la prima profumeria negli anni ‘70. Ho passato giornate intere durante le feste natalizie a fare pacchetti regalo nel negozio di mia madre. I primi corsi di formazione li ho fatti a 16 anni. Insomma, pane e profumi! Ad un certo punto, ho provato a staccarmi da quest’ambiente studiando lingue e giurisprudenza ma il richiamo è stato troppo forte. Ho iniziato a lavorare nelle aziende di famiglia da giovanissima, creando un brand di bijoux distribuito in tutta Italia attraverso una rete di ventuno venditori: un’esperienza bellissima che mi ha permesso di viaggiare in tutto il mondo. Nel 1996, ho affiancato mio fratello Gianluca nello sviluppo di una catena di profumerie al dettaglio: Beauty Point, ottantadue punti vendita diretti e in franchising. È stata una storia di successi, condivisa con più di 300 dipendenti, di cui l’85% erano giovani donne. Poi è arrivata la crisi. La necessità di fare una proposta alternativa alle consumatrici ci ha spinto a creare una serie di linee private label che nel giro di due anni hanno coperto il 20% del fatturato aziendale: nasceva così il progetto NIYO&CO.
Quale intuizione imprenditoriale ha sostenuto il vostro progetto?
Ci siamo resi conto della necessità di proporre prodotti qualitativamente molto alti ma a quello che definirei “prezzo corretto”. Oggi la consumatrice, educata da colossi come Zara; H&M o IKEA, sa perfettamente riconoscerli. In profumeria questo non era ancora accaduto. Il plus è che stiamo parlando di eccellenza italiana.
La vostra è una realtà aziendale profondamente legata alla famiglia: chi sta raccogliendo il testimone?
I miei due figli - Andrea e Matteo – sono entrati in azienda da un paio d’anni e hanno preso rispettivamente il ruolo di brand manager e Accounting manager. È un’eredità non facile ed essendoci passati personalmente, mio fratello ed io conosciamo bene il peso di questo impegno. Ma il loro contributo è stato strategico sia nel percorso di coerenza alla family company - quale siamo -sia di introduzione di nuove competenze e approcci strategici più contemporanei e vicini ai giovani.
N.I.Y.O.& CO è un nome curioso: da cosa nasce?
N.I.Y.O.& CO è un acronimo, frutto del consueto brain storming tra me, mio fratello e i collaboratori più stretti. La cosa divertente è che il vero significato è un segreto di famiglia!
Quali sono gli obiettivi strategici per il futuro?
Gli obiettivi si focalizzano sul rafforzamento della presenza territoriale del brand: ci sono i corner in tutta Italia nei magazzini Coin, i punti vendita diretti in Italia e all’estero, il franchising e la diffusione del progetto Digital Marketing Retailer che sta prendendo sempre più piede all’interno della nostra strategia distributiva. Anzi posso dire che l’ha positivamente stravolta.
Cosa significa il Made in Italy per te?
Molti pensano che il concetto Made in Italy si riduca al dato che il prodotto sia fatto in Italia. Niyo&Co è Made in Italy anche perché fa proprio il concetto d’italianità. Negli anni ‘80, l’affermazione del prêt-à-porter italiano sull’haute couture francese ha significato proprio questo: ovvero la capacità di coniugare il sogno con il pragmatismo, la bellezza con la funzionalità. I nostri prodotti vogliono essere proprio questo: valore reale e bellezza e l’orgoglio di far produrre aziende italiane eccellenti.
Chi sceglie le fragranze e le linee di cosmesi?
Le nostre riunioni sono molto divertenti. Riuniamo tutto il team nella sala meeting e mettiamo sul tavolo le nuove essenze. Subito inizia un via vai di boccette, di mani che s’incrociano e d’idee. Per una scelta organizzativa, però, l’ultima parola l’ha mio fratello. Non è solo l’essenza che ci interessa ma come raccontare la storia che si porta dietro, il mondo di sensazioni che sollecita. Non è per caso che i nostri clienti apprezzano le nostre fragranze che sono veri e propri best seller. La cosmetica invece è il mio mondo, la mia passione. Ho studiato due linee pensando alle diverse esigenze della consumatrice.
Come si fa a scegliere on-line il prodotto giusto o la fragranza adatta? Come guidate il cliente?
Abbiamo costruito il nostro sito pensando a una facilità di navigazione e di lettura delle informazioni. Non ci interessava stupire ma informare e raccontare i nostri prodotti in maniera semplice e chiara. Le descrizioni sono complete e accurate. In più, abbiamo un servizio di customer care online molto efficiente; c’è una persona sempre on-line, in grado di aiutare il consumatore nel processo di acquisto. Durante la navigazione si apre una finestra di dialogo e il cliente può scrivere e ricevere una risposta in tempo reale. Per le fragranze poi, L’Essenziere riporta sulla scatola la piramide olfattiva che permette di capire lo sviluppo temporale del profumo nel tempo.
Che cosa pensi vi renda peculiari?
Non esiste nessun competitor italiano e straniero in grado di avere un’offerta così completa in tutti i comparti: make-up, cosmetica, profumi, prodotti per la cura del corpo e per capelli, accessori. Il tutto per la donna e l’uomo. Per questo abbiamo un tasso di fidelizzazione dei nostri clienti molto elevato. Quando riconoscono la qualità di un prodotto, comprano anche prodotti di altri settori. Poi è fresco e divertente. L’approccio ai punti vendita non crea ansie di spesa e l’acquisto non genera sensi di colpa.
Che importanza rivestono le vendite on line e qual è il vostro rapporto con i social?
Fondamentale. Il progetto DMR, digital marketing retailer è nato proprio come riflessione sull’uso strategico dei social e sull’utilizzo delle potenzialità di questo mezzo anche nel retail. Il concetto di omni-canalità, di cui si parla tanto, e di esperienza brick and click (come si usa dire in gergo) seamless ovvero senza elementi di discontinuità per il consumatore sono stati i pilastri da cui siamo partiti. L’acquisto online permette di accedere a sconti e promozioni speciali. In particolare, i nostri iscritti alla newsletter accedono a private sale sul modello del Black Friday americano e siamo attivissimi sui social. Seguendoci su Facebook ad esempio, sono dati ogni giorno suggerimenti sull’uso del prodotto, sui look di stagione e sui nuovi trend.
Il Digital Marketing Retailer è anche un impegno per l'occupazione femminile?
Il DMR è qualcosa di più di un semplice progetto o modello distributivo con cui la nostra azienda si pone sul mercato. È una concreta opportunità di intraprendere un percorso professionalizzante in un settore come il nostro della bellezza che avvicina, e fa ritornare, al mondo lavorativo molte donne. In questo percorso, l’azienda attraverso la NIYO&CO. Accademy somministra gratuitamente ore e ore di formazione prodotto, marketing, digitale e di personal coaching. Un’occasione unica per entrare in contatto e far parte di un team di persone, con flessibilità di orari e gestione del proprio lavoro. Ottimo quindi per le donne che si trovano a dover gestire anche l’impegno familiare.
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