Alcune volte senti il bisogno di evadere dalla tua quotidianità, dalla routine. Altre volte si tratta proprio del richiamo di un luogo, o di un elemento naturale. Per Ausilia, 45 anni, della provincia di Pavia, questo richiamo si chiama Alaska.
Ausilia, però, non ha fatto un “semplice” viaggio in Alaska alla scoperta di immense lande innevate e parchi incontaminati prenotando un tour organizzato, bensì è partita con il suo compagno e ha percorso 1800 km in fat bike, un particolare tipo di bicicletta con le ruote larghe, adatta a pedalare su sabbia o neve.
Ma cosa avrà spinto Ausilia a fare un viaggio simile, così sfidante a livello fisico? Sicuramente la voglia di condividere un’esperienza folle col suo compagno, ma anche la necessità di vincere le sue paure e di andare oltre i suoi limiti fisici.
Ausilia è sempre stata attratta dalla neve, forse per la somiglianza con il riso, che coltiva nell’azienda di famiglia e che è anche un po’ la sua gabbia quotidiana. Dal suo punto di vista, la neve ti obbliga a viaggiare nel presente: devi superare il freddo vestendoti in maniera appropriata, devi raggiungere il rifugio successivo, non hai tempo per ricordare il passato o preoccuparti del futuro, perché “il soffice mantello bianco” ti obbliga a vivere il momento in maniera totalizzante.
Il trail di 1800km in fat bike lungo l’Iditarod (l’antica staffetta che portava medicinali nelle zone più remote del Paese) di Ausilia è diventato anche un film, Crisp, presentato per la prima volta all’Upcycle Bike Café di Milano. Forse necessitava proprio di questo: nessun pensiero, solo bisogni primari come mangiare, bere e dormire. Riusciresti a realizzare un’impresa simile o preferisci viaggi in famiglia molto più rassicuranti e facili dal punto di vista fisico?
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