ALL'ESTERO

Viaggi: a Parigi si mangia a tutte le ore

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I viaggi a Parigi lasciano oltre al ricordo dei suoi colori anche il gusto dei suoi sapori.

La prima colazione, la petit déjeuner è, nella sua veste canonica a base di caffellatte, pane, burro e marmellata. Ma a Parigi c’è una visione più “continentale” della vita e quindi anche del cibo, perciò se per colazione, in alternativa a un cappuccino con brioche,  chiedete  delle uova con il bacon verrete subito serviti senza temere che vi guardino storto.

Se pensate alla Francia come si fa a non pensare al vino? Potete fare cento viaggi a Parigi e trovare sempre etichette nuove pronte ad aspettarvi. Perciò se per pranzo la vostra intenzione è fermarvi in una enoteca non avete che l’imbarazzo della scelta. I menù sono semplici e solitamente a basso costo. Se poi non volete esagerare potete optare per del vino sfuso senza prendere necessariamente una bottiglia intera.

Ad ogni modo il ritmo frenetico della vita ha contagiato anche i francesi trasformando il pranzo in un pasto sempre più leggero. I bistrot e le brasserie sono i luoghi deputati dove durante la pausa pranzo i francesi si riversano per un piccolo spuntino che consiste in un secondo accompagnato da una verdura e un caffè.

Nel pomeriggio, in una pausa tra i vari viaggi in metro nel centro di Parigi, è piacevole fare sosta in una delle tante sala da the che sono aperte fino a sera, proponendo infinite varietà di bevande calde unite a torte e pasticcini.

La cena finalmente può essere consumata, abbondante e con calma, in uno dei numerosi ristoranti. Non sedetevi prima delle otto di sera,  i parigini vanno a cena tardi e, se escono per andare a teatro, possono mangiare anche dopo le undici di sera. Ma a Parigi tanto la notte è piccola.

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