La storia di questa tradizione gastronomica si fa risalire al 1683, quando pare che il primo caffè fosse stato aperto dopo la fuga dei Turchi stretti dall’assedio di Vienna.
Sarebbe quindi grazie ai sacchi di caffè abbandonati dai turchi che questa città vede ora il suo successo. Chissà cosa sarebbe capitato se fosse toccata una sorte diversa a questa importante materia prima e che viaggi avrebbe dovuto fare prima di tornare nella capitale austriaca.
Ma più che perdersi in elucubrazioni, consigliamo di approfondire l’argomento provando le miscele dei diversi caffè, magari accompagnando il tutto con il dolce nazionale più noto: la Sacher torte.
Nelle guide di viaggi viene consigliato di assaggiare una fetta della “cioccolatosa” torta al bar dell’Hotel Sacher. Secondo la storia, infatti, proprio in questo hotel sarebbe stata inventata la ricetta artigianale del dolce più famoso di Vienna.
In realtà negli anni Trenta, un’altra pasticceria avrebbe conteso la paternità del dolce. Parliamo della Demel, la pasticceria preferita anche dalla principessa Sissi.
La diatriba è stata salomonicamente risolta imponendo di applicare un simbolo che contraddistinguesse l’origine delle torte.
Per cercare di risolvere attualmente questa disputa, non sarebbe forse meglio assaggiarle entrambe e provare questi viaggi verso i sapori della storia e della tradizione? Forse è un consiglio da golosi, ma ne vale veramente la pena.
Un ultimo consiglio è infine quello di visitare il caffè che a Vienna fu frequentato maggiormente da artisti, nei sette anni che seguirono il 1890. Parliamo del Griensteidl una delle istituzioni culturali più importanti della città.
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