Qui, secondo tradizione, usano servire le ostriche pescate nella Baia con burro, pane nero e l’immancabile pinta di scura birra irlandese. Ma il contorno di musica, calore e ospitalità che ogni pub irlandese racchiude, compresi quelli di Galway, non è certo da meno. Tutti questi elementi messi insieme danno vita ad un’atmosfera del tutto unica, irripetibile altrove. E una volta fuori dal pub, percorsi pochi chilometri, ci si trova immersi nella campagna più verde d’Europa, avvolti soltanto dal vento, dal silenzio e dal profumo del mare.
Il Festival delle ostriche di Galway si tiene a settembre, ragion per cui, se non ti sei ancora concessa una vacanza, potresti pensare seriamente ad un soggiorno in Irlanda: il periodo è propizio perché sulle coste atlantiche le giornate di fine estate sono più luminose e soleggiate rispetto a luglio e agosto. Inoltre i prezzi per l’alloggio sono leggermente più convenienti e il numero di turisti inferiore. La città di Galway, che si affaccia sull’oceano, è un centro delizioso, percorso da strade strette tortuose e animato dalla musica dei pub che si concentrano soprattutto nel Quartiere Latino. L’ospitalità dei suoi giovani abitanti è straordinaria e il suo fascino medievale è intatto: vi si parla ancora il gaelico, l’antica lingua celtica d’Irlanda. Oltre al Festival delle Ostriche in settembre, vi si svolgono numerosi altri festival durante tutto l’anno.
Ma un soggiorno sulla costa occidentale dell’Irlanda deve contemplare quanto meno delle escursioni lungo il mare e nell’entroterra. Da non perdere i villaggi di pescatori con i loro porticcioli e le casette colorate dai tetti d’ardesia. Il più caratteristico è Balywaughan, con le sue bianche spiagge e gli immancabili pub dove gustare frutti di mare freschissimi e birra a volontà. Poco distante, a Doolin, nel famoso O’Connor Pub ogni sera si tengono tipici concerti di violini, cornamuse e flauti: è il paradiso di chi ama la musica celtica dal vivo. Dal porticciolo di Doolin è possibile raggiungere le isole Aran, antistanti la baia di Galway. Mettervi piede è come fare un salto indietro nel tempo: la lingua corrente è il gaelico, non vi circolano automobili, i verdi campi sono delimitati da muretti a secco e le uniche costruzioni presenti consistono in fattorie e rovine di epoca preistorica. Sempre nei pressi di Doolin si possono visitare le Cliffs of Moher, alte scogliere verticali che si innalzano fino a 200 metri a picco sul mare. Un sentiero permette di ammirarle da vicino in tutta la loro maestosità.
A est e a nord delle scogliere si apre la zona carsica del Burren, classificata dall'UNESCO come luogo di patrimonio mondiale. La campagna è punteggiata di cottage e piccole "country houses", dalle facciate decorate con motivi celtici, e numerosi sono anche i castelli conservati o diroccati. Più a Nord si trova invece la contea di Sligo, città che ha dato i natali al poeta Yeats. Qui l’atmosfera che si respira è ancora una volta diversa, più mistica: laghetti dall’acqua cupa si incastonano nelle praterie mentre un cielo in continuo evolversi li sovrasta specchiandovicisi. I colori e i giochi di luce che si creano sono meravigliosi, ma al rapido mutarsi del cielo fa da contrasto l’immobilità secolare della campagna dove riemergono dal passato suggestive tombe dell’età del bronzo e monumenti medievali celebrati nelle antiche saghe gaeliche. Il resto è tutto da scoprire…
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