Proprio da lui, posto sull’isoletta di Pharo davanti ad Alessandria, deriva il nome dato a tutti i fari, arditi baluardi a presidio di promontori e isole per segnalare alle navi la rotta sicura. Preziosi punti di riferimento nella notte e nella tempesta. Pensi a un faro e ti viene in mente il fragore del mare, il riverbero delle onde, scogli spazzati dal vento e dai flutti. La location ideale per una vacanza diversa da tutte le altre, fatta soltanto di sole, natura, tramonti e albe da togliere il fiato, notti stellate indimenticabili, cielo e mare.
Una vacanza fuori dal comune, ma possibile. E anzi, addirittura accessibile e non necessariamente dispendiosa. In Scozia e Inghilterra, Norvegia e, molto più vicino a noi, in Croazia, sono ormai numerosi i fari attrezzati per ospitare turisti. Certo non si tratta di hotel a 5 stelle e il comfort può lasciare un po’ a desiderare. Ma il soggiorno in un faro ripaga ampiamente qualche piccola scomodità affrontata. Dal piacere unico di risvegliarsi su una torre solitaria a picco sul mare alle emozioni indescrivibili che si provano anche solo buttando lo sgurdo fuori per gustarsi un panorama suggestivo come pochi. Sospesi tra terra e acqua, sull’orlo dell’ultimo lembo di costa che si protrae verso il mare, si provano emozioni indescrivibili. Come sulla Belle Toute, un faro della fine del ‘700 che si staglia possente sulla costa del Sussex, fornito di cinque stanze da letto con arredi d’antiquariato e una vista magnifica sull’oceano dalla stanza della lanterna.
Tra il Devon, la Cornovaglia e le Channel Islands sono una trentina i fari gestiti dall’agenzia Rural Retreats. Ma altre prenotazioni per vacanze nelle lighthouses del Regno Unito si possono effettuare rivolgendosi all’Ente Nazionale britannico per il turismo. In Norvegia, sperduti nella costa frastagliata da mille fiordi, falesie, isole, in posizione riparata o spavaldamente protesi verso il gelido Mare del Nord, i fari visitabili sono una ventina. Arredati in stile nordico, con calde trapunte ovunque e tende ricamate alle finestre, sono degli autentici paradisi di relax. Alcuni sono raggiungibili soltanto con la barca, altri offrono delle passeggiate uniche nella terra selvaggia che si apre alle loro spalle. Gite in barca, battute di pesca, immersioni, escursioni notturne in mare per assistere all’aurora boreale, ecco che cosa attira i turisti nei fari norvegesi. Paura della solitudine? Alcune strutture possono accogliere anche quaranta persone contemporaneamente! Altre sono invece decisamente più adatte a chi non ama la folla.
Ma per chi volesse restare più vicino all’Italia, in clima e paesaggio mediterraneo, saranno da preferire i fari croati. Undici ardite torri sull’Adriatico, costruite tra il 1818 e il 1880, che racchiudono incantevoli appartamentini provvisti di bagno e cucina, semplici, ma confortevoli. I fari della Croazia proiettano instancabilmente il loro fascio di luce all’orizzonte, puntaggiando gli scogli, le isole e i promontori che si susseguono dall’Istria alla Dalmazia meridionale. Il mare limpido e caldo, ideale per la pesca o per il bagno in estate, le gite in motoscafo – basta scendere le scale e si è già sul molo – il sole luminoso che riscalda le coste rocciose, l’ospitalità sincera e cordiale del guardiano, fanno di ogni vacanza al faro qualcosa di indimenticabile. Qualcuno è isolato, come quello di Palagruza, che sorge sull’isola omonima in mezzo all’Adriatico, qualcuno è circondato da boschi di pini secolari, come nel caso di Veli rat, ma da altri è facile raggiungere i vicini centri turistici come Rovigno o Parenzo. Insomma ce n’è per tutti i gusti, non resta che scegliere il proprio faro e dirigervisi a vele spiegate. Naturalmente, siccome i posti a disposizione non sono molti, è meglio muoversi con molto anticipo: la vacanza al faro da qualche anno va per la maggiore!
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