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Streetfood, tutto il gusto del viaggio!
Il cibo di strada!
Il viaggio celebra, oltre alla scoperta della cultura e delle bellezze locali, anche la cucina tipica del luogo, un modo che il turista ha di vivere il percorso sensorialmente, gustandolo! Catene di fast food e merendine preconfezionate sono solo un (brutto) ricordo: la vera rivoluzione del cibo in vacanza è lo streetfood. Lo dice la parola, cibo da strada, il modo di mangiare veloce, ma tipicamente squisito ed esaurientemente esplicativo della cultura culinaria del Paese che si sta visitando: tutto da provare!
Anzitutto il risparmio!
Streetfood è anche il primo comandamento del viaggiatore attento al portafoglio. Se la semplicità non è un problema è possibile economizzare il viaggio senza per questo rinunciare a provare la cucina del luogo. Lo streetfood è inoltre un modo conviviale di gustare il cibo che, pur in tutta la sua semplicità, è assolutamente fresco perché cotto sul momento. Il risparmio è notevole: se sei alla scoperta dei Paesi Asiatici, ad esempio, è possibile saziarsi con freschissimi noodles, involtini o bastoncini di carne con l’equivalente di 1 euro, provando tutte le squisitezze che la cucina orientale ha da offrire.
Qualità e packaging
Se al solo sentire “cibo da strada” ti vengono in mente panini unti e ingredienti di dubbia provenienza, ti sbagli! Lo streetfood è diventato una moda, specialmente nelle grandi città metropolitane dove il gusto delle ricette ‘da marciapiede’ si sposano all’arte della cucina più rinomata e salutista. Ecco che impazzano le agri-hamburgerie a chilometro zero, volte a rimpiazzare le catene più note internazionalmente, le caffetterie da asporto dotate di macinato biologico e i venditori di lunch box confezionati con i prodotti dell’agriturismo dietro l’angolo!
Lo streetfood italiano
Il cibo da strada non interessa solo le culture più esotiche, o comunque più lontane dalle nostre realtà, ma è presente anche nella ricca e rinomata cucina nostrana fatta di ricette più o meno elaborate, ideali però da consumare anche in piedi, passeggiando.
Ci sono gazebi e punti vendita che di quest’arte hanno fatto una fiorente attività proponendo arancini di riso e mozzarelle in carrozza “da passeggio”, decisamente più appaganti di un panino e ugualmente ‘comode’ da masticare passeggiando.
Ma è Palermo, in Italia, la capitale dello spuntino da passeggio, premiata grazie ai deliziosi cannoli siciliani e allo sfincione, una sorta di pane condito con salsa di pomodoro, origano, sarde, pecorino fresco e mollica di pane.
Infine le frittelle, un classico italiano che si mangia da nord a sud, elette come il miglior dolce da strada che si possa desiderare!
Il decalogo dello streetfood
Come riconoscere lo streetfood che rispetta culturalmente il Paese di provenienza e, allo stesso tempo, è fresco e genuino? Ecco il decalogo utile per distinguere le migliori ricette take-away!
1- Lo streetfood per eccellenza è quello che rispetta storia e tradizioni del piatto: una sorta di testimonianza gastronomica di una storia racchiusa in una ricetta.
2- Il cibo da passeggio tipico, a sua volta, utilizza solo ingredienti del luogo, meglio se a km zero.
3- La ricetta non è alterata rispetto a quella tradizionale, storica, oppure ne costituisce la base per una rivisitazione rispettosa e raffinata.
4- Lo streetfood per eccellenza è strettamente legato al territorio, ne tramanda le specificità, la cultura e le tradizioni: è il suo biglietto da visita!
5- La preparazione del piatto sfrutta strumenti artigianali, mai industriali!
6- Igiene e freschezza sono requisiti fondamentali. Scegli solo i rivenditori che propongono prodotti di qualità e metodi di preparazione igienici e sicuri.
7- Abbina al cibo le bevande giuste! Perfetti i vini del luogo, le birre artigianali o i succhi di frutta biologici.
8- Lo streetfood rispetta l'ambiente, sia durante il processo di produzione, sia durante il consumo. Ricordati di differenziare: strade e marciapiedi devono restare puliti!
9- La consumazione, inutile dirlo, avviene in loco per garantire al prodotto la freschezza, la giusta temperatura, la friabilità o la morbidezza con cui è stato confezionato.
10- La condivisione della propria esperienza di streetfood è fondamentale. La produzione, il consumo e l’apprezzamento lavorano in sinergia e vivono di passaparola e promozione, meglio se sul web!
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