Ogni volta che inizierai uno dei viaggi interni nella regione, non appena sali in un bus indiano, ricordati sempre di una cosa: in India ogni aspetto della vita scorre lentamente, ma quando si è per strada, la velocità diventa una costante inesorabile. Impossibile andare piano.
Tutti gli autisti di bus viaggiano su mezzi malconci ma a velocità forsennate e su percorsi strettissimi: allo spaventato turista sembrerà in ogni istante di starsi per scontrare con un’auto proveniente dalla parte opposta, ma non sarà così.
Gli autisti di bus indiani hanno i riflessi pronti e seguono un misterioso codice interno grazie al quale, in base a misteriose gerarchie stradali, all’ultimo momento, pur nell’anarchia più totale di sensi e precedenze, l’uno cede la strada all’altro.
Durante i tuoi viaggi in bus guardando fuori dai finestrini potrai ammirare i tipici paesaggi del nord, con le immense pianure sulle quali si stagliano i colori vivacissimi e allegri dei sari avvolgenti le molte figure femminili che ci lavorano. Donne che avanzano con passo sicuro ed elegante, mentre la stoffa morbida dei sari svolazzando incornicia i loro visi. Guardando dai finestrini sarai colpita da queste figure che, riunite in gruppi, alle fontane o ai lavatoi, creano allegre macchie variopinte sullo sfondo del verde dei campi. Le vedrai camminare con una leggerezza apparente, tenendo in bilico sulla testa grossi recipienti d’acqua o fascine enormi di legna.
E il contrasto tra questi lavori umilissimi e l’eleganza quasi fiabesca di chi li compie ti affascinerà e sarà uno dei ricordi che più conserai nella memoria al tuo ritorno.
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