Il Messico è senza dubbio uno dei paesi più suggestivi al mondo: un territorio dai contrasti accentuati, affascinante come pochi, bagnato da un mare tropicale-caraibico con baie e insenature d’incomparabile splendore, impreziosito da una natura ancora largamente incontaminata. Non va poi dimenticato che lo stato messicano è il paese che ospita il più ricco complesso archeologico delle Americhe: sul suo suolo, attraversato da elevate catene montuose e vasti altipiani, si sono infatti succeduti nei secoli Olmechi, Zapotechi, Maya, Toltechi e Aztechi. Ancor oggi possiamo ammirare le rovine delle possenti costruzioni in pietra che questi popoli, soprattutto i Maya, hanno lasciato incastonate nella loro antica terra a propria testimonianza.
Sebbene sia impossibile visitare tutto ciò che questo grande paese ha da offrire, non sarà difficile conciliare una vacanza in un mare da sogno con delle suggestive escursioni archeologiche. Basta scegliere bene la destinazione in base alle proprie esigenze, ma senza precludersi nel modo più assoluto la possibilità di concedersi piacevoli sorprese e diversivi, per godere di una vacanza davvero speciale. Il segreto? Lasciarsi andare. I possibili tour messicani sono infiniti, ma per un primo contatto sarà sufficiente limitarsi ad una zona abbastanza circoscritta: la costa occidentale ad esempio, o quella orientale. Entrambe bellissime vantano incantevoli località balneari, più o meno turistiche. L’interno, montuoso e percorribile interamente in treno, è adatto a chi cerca un contatto più stretto con la terra centroamericana e i suoi aspetti più autentici e affascinanti, ma anche meno turistici.
Costa occidentale
È la costa forse meno battuta, ma sta rapidamente guadagnando terreno: numerosissime le baie, le insenature riparate e le spiagge che la punteggiano. A sud è la regione di Oaxaca ad attirare più visitatori, grazie a spiagge come Puerto Angel, Huatalco e la famosa, merito dell’omonimo film di Salvatores, Puerto Escondido. Più a nord si trova la spiaggia probabilmente più nota al mondo: Acapulco. La fama non è ingiustificata: la sua baia è così eccezionale che neppure i recenti grattacieli riescono a intaccarne la bellezza. Qui è possibile praticare ogni sport acquatico e per tutto l’anno la tempertura rimane costante sui 28°. All’estremo nord troviamo la Bassa California, stretta e lunga penisola, prolungamento dello stato USA. È ancora poco turistica e quasi disabitata e appare come un gigantesco parco naturale ricco di laghi, isole e deserti che ospita foche, delfini, balene, uccelli in numero straordinario. All’interno è desertica e per la scarsa densità demografica è avventuroso visitarla. Il periodo migliore? Da novembre ad aprile quando le temperature sono più fresche.
Costa Orientale
È la costa lungo il Golfo del Messico che termina con lo Yucatan, arida al nord e lussureggiante a sud, dove prospera una vegetazione tropicale. Scendendo da nord si incontrano le magnifche spiagge della Laguna Madre, Altamira, Miramar. Tecolutia è una splendida località caraibica con le tipiche palme da cocco. Scendendo fino a Veracruz il litoarale è un paradiso infinito di spiagge incantevoli, dove però non è facile trovare un alloggio. Veracruz, la prima città fondata da Cortès, è un centro allegro e festoso, ma non ha spiagge: la più vicina è Boca del Rio, nel cui mare nuotano anche i pescecani per cui bisogna prestare attenzione all’allarme lanciato con i fischietti dai bagnini. In compenso qui è possibile gustare dell’ottimo pesce fresco. Nella regione del Tabasco si va al mare a Paraiso, El Bellote, Chiltepec. Da queste località è facile raggiungere il sito archeologico di Palenque, uno dei più importanti dell’epoca classica Maya, con i suoi edifici che emergono dalla giungla che per secoli li ha custoditi dopo l’abbandono. Ma per chi ha per i Maya una vera passione e predilige una vacanza archeologica, sarà la penisola dello Yucatan la sua meta ideale.
Condividi