Numerose teorie sostengono che il digiuno a intermittenza, ovvero fare uno o due giorni la settimana consumando solo liquidi (o comunque non più di 500 calorie al dì), possa dare una sferzata al metabolismo e favorire il dimagrimento. In linea di massima, gli esperti di nutrizione non consigliano questa strada: è meglio seguire un'alimentazione bilanciata, magari ipocalorica, anche perchè spesso mente e corpo non reagiscono come vorremmo.
5 cose che possono accadere con il digiuno a intermittenza
La mente potrebbe essere troppo affaticata. Non è solo una questione di mancanza di zuccheri. Non mangiare crea sbalzi d'umore, frustrazione, depressione e cattiveria. Potresti vivere con malessere questa situazione.
Puoi scoprirti sportivo. Per non mangiare bisogna imparare a tenere la mente impegnata. Come si fa? Si deve fare un'attività fisica e mentale al tempo stesso. Di che tipo? Lo Yoga potrebbe essere un valido alleato.
I morsi della fame sono un campanello d'allarme. Digiuno a intermittenza non significa fare la fame o morire di fame. Il tuo fisico potrebbe non farcela. Ti conviene scegliere una strada alternativa: piccoli e frequenti pasti. In questo modo manterrai alto il metabolismo e brucerai più velocemente le calorie.
Potresti non dimagrire. Succede anche questo: tanta fatica, nessun risultato. Il digiuno a intermittenza, infatti, potrebbe aiutarti a eliminare le tossine in eccesso, non necessariamente a perdere peso.
Potresti avere miglior performance sportive. Allenarsi a stomaco vuoto non è saggio, ma se hai scelto un digiuno per fasce orarie e hai deciso di inserire lo sport proprio in quella fascia i cui non mangi, sicuramente avrei ottimi risultati.
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