Si parla spesso di economia circolare, ma sappiamo veramente di cosa stiamo parlando? L'economia circolare altro non è che un modello sia di produzione sia di consumo che prevede la riduzione dei rifiuti che stanno asfissiando il nostro mondo. Pensa che solo nell'Unione Europea ogni anno si producono più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti: abbiamo bisogno di una transizione green per ridurre il nostro impatto ambientale e l'economia circolare è il modello più virtuoso di cui possiamo disporre.
Principio base dell'economia circolare è: non si spreca e non si butta via niente. Tutto si gioca sulla regola delle 3R: Riduci, riutilizza, ricicla. Scopo principale è ridurre irifiuti al minimo, estendendo non solo il ciclo di vita dei prodotti, riutilizzandoli e riciclandoli, ma anche facendo acquisti consapevoli. Gli oggetti che finirebbero in discarica, infatti, potrebbero servire a qualcun altro: noleggio, prestito o vendita solo i canali giusti per evitare ciò e permettere a ogni cosa di durare più a lungo possibile.
Il modello ha tante potenzialità, per poter ripensare lo sfruttamento delle risorse naturali ed essere più competitivi, in un momento in cui i consumatori chiedono sempre più a gran voce una transizione ecologica che non possiamo più rimandare.
L'economia circolare consente non solo di salvaguardare il pianeta da rifiuti inutili, ma anche di risparmiare un po', evitando di comprare sempre nuovi oggetti. Quelli che una volta erano considerati degli scarti, oggi sono oggetti con un valore aggiunto. I vantaggi dell'economia circolare sono molti, a partire dalla riduzione dell'impronta ambientale di ognuno di noi. Il modello si basa sull'uso di risorse energetiche rinnovabili, di materie prime biodegradabili, riciclabili e rinnovabili, di riutilizzo per dare nuovi cicli di vita attraverso la riparazione, la rigenerazione, l'upcycling, il riciclo e molto altro ancora.
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