Tra le malattie infettive virali che colpiscono l'uomo non è da sottovalutare l'encefalite da zecca o encefalite primaverile-estiva o ancora "tick-borne encephalitis o TBE". Si tratta di una malattia provocata da un virus che appartiene alla famiglia dei virus responsabili della febbre gialla e della dengue. Viene trasmesso attraverso il morso di zecche infette e coinvolge il sistema nervoso centrale. La malattia è presente in Europa e anche in Italia, dove per la prima volta è apparsa nel 1994, nella provincia di Belluno.
Sintomi dell'encefalite da zecche
Nella maggior parte dei casi il morso di una zecca infetta causa nelle persone un'infezione senza sintomi o sintomi lievi. Nel 30% dei casi, invece, i sintomi sono quelli di una "banale" influenza:
- febbre anche molto alta
- mal di testa forte
- mal di gola
- stanchezza
- dolori ai muscoli e alle articolazioni
I sintomi possono manifestarsi dopo 3-28 giorni dal morso e durano per 2-4 giorni. In pochissimi casi, appena il 10-20%, il virus si diffonde nelle meningi e nel cervello causando i sintomi della meningite o dell'encefalite. Dopo 8-20 giorni senza sintomi possiamo notare:
- febbre
- nausea
- vomito
- collo rigido
- mal di testa
- confusione
- sonnolenza
- disorientamento
- convulsioni
- fotofobia
- difficoltà a parlare
- encefalite
Cosa fare in caso di encefalite da zecca
Dopo un morso di zecca e dopo la comparsa di questi sintomi è bene chiamare subito il medico o andare in pronto soccorso. In qualche settimana i disturbi migliorano, anche se in alcuni casi si possono avere complicazioni anche serie come epilessia, problemi a concentrarsi, di memoria, di movimento, di linguaggio, stanchezza, cambiamenti dell'umore. Se si sa di essere stati morsi da una zecca bisogna rimuoverla subito e bisogna disinfettare la zona e applicare una crema antibiotica.
Oggi esiste un vaccino contro l'encefalite da zecca, ma è raccomandata solo a chi per lavoro o residenza si trova spesso in zone ad alto rischio.