L'anestesia epidurale è un argomento molto caro alle donne in gravidanza, che spesso decidono di scegliere un ospedale invece di un altro proprio perché garantisce la presenza di un anestesista 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Ci sono strutture, in Italia, in cui l'epidurale è garantita solo in alcune fasce orarie con Servizio Sanitario Nazionale, mentre in altre bisogna richiederla privatamente. E non tutti possono permettersela (il costo medio è di 1.500 euro).
Che cos'è l'anestesia epidurale
L'analgesia epidurale è un'anestesia attraverso cui si posiziona, tramite un ago sottilissimo, un catetere nello spazio epidurale per somministrano anestetici locali e analgesici. La procedura dura in tutto circa 10 minuti, non è dolorosa ma fastidiosa e viene effettuata con la donna in posizione seduta, e piegata in avanti. L'analgesia si fa in fase di travaglio attivo e non durante la fase espulsiva, di norma. Quando i farmaci entrano in circolano la donna riesce a camminare, a spingere e percepisce le contrazioni. È tutto semplicemente attenuato: il dolore si riduce notevolmente, non sparisce del tutto.
Pro dell'epidurale
- È indicata per le donne molto stressate, che soffrono di ipertensione
- Migliora lo stato psicofisico della donna nel parto indotto
- Rende il travaglio più dolce e di conseguenza meno stanche
- Può servire come anestesia in caso di cesareo
- Può essere utilizzata dopo il parto per rendere meno dolorosi i punti di sutura
Contro dell'epidurale
- Il travaglio diventa un po' più lungo, soprattutto se l'anestesia è fatta tardi
- Aumenta il rischio ventosa
- Aumenta il rischio episiotomia
- Può avere effetti collaterali come cefalea e indolenzimento lombare nei giorni successivi
- Non è indicata in donne con malattie emorragiche, in terapia anticoagulante e con pregressi interventi sulla colonna vertebrale.
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