Lo Stato di famiglia o, meglio, il Certificato di Stato di Famiglia è un documento ufficiale che contiene a suo interno tutti i dati dei soggetti appartenenti allo stesso nucleo famigliare. All'interno si trovano l'indicazione delle persone conviventi che sono legate da un vincolo di parentela, di tutela, affettivo o di matrimonio. Non basta vivere sotto lo stesso tetto.
Lo Stato di famiglia fa riferimento ai membri della famiglia anagrafica, secondo definizione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 30 maggio del 1989 all'articolo 4. La famiglia anagrafica è “un insieme di persone che hanno dimora abituale nello stesso Comune, che coabitano e che sono legate da vincoli affettivi o da vincoli di matrimonio, di affinità, di parentela, di tutela o di adozione”.
L'aspetto principale è quello della convivenza. Infatti, cambiando la residenza in modo definitivo, si può uscire dallo Stato di famiglia. A cosa serve? Contiene al suo interno tutti i membri di una famiglia anagrafica, riportandone i dati anagrafici e l'indirizzo di residenza. Richiedendo il documento, quest'ultimo ha una validità di sei mesi e si può chiedere per adempimenti vari con la pubblica amministrazione o per altri adempimenti fiscali. L'art. 46 del decreto del presidente della Repubblica, 28 dicembre 2000 n.445, ha sostituito il certificato di famiglia con un'autocertificazione.
A volte è necessario, però, ricorrere al certificato di famiglia in carta legale, che deve essere completato con una marca da bollo da 16 euro, ad esempio per fare un'assicurazione per l'auto o un mutuo con la banca, ma anche per la compravendita tra privati, per denunce in caso di sinistri e infortuni, per accedere a un fondo patrimoniale.
Si richiede presso gli sportelli dell’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza, anche in modalità telematica, come previsto di recente, o accedendo al nuovo portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR).
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