ESSERE GENITORI

Affido esclusivo dei figli in Italia: cose da sapere

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Cosa significa avere l'affido esclusivo dei figli?

Cosa significa avere l'affido esclusivo dei figli in Italia? Si tratta di un modo con cui i genitori possono prendere decisioni per i propri figli in merito alla loro educazione, alla loro formazione, alla loro crescita, in caso di separazione e divorzio (o nel caso in cui il Tribunale dei Minori debba intervenire per rispondere alla richiesta di uno dei due genitori non sposati in merito all'affidamento esclusivo del figlio naturale). I giudici optano per questa tipologia quando non è possibile o quando non è consono ricorrere all'affidamento condiviso tra i due genitori, che di solito viene preferito nell'esclusivo interesse dei figli.

La legislatura italiana, infatti, prevede diverse tipologie di affidamento, che stabiliscono le responsabilità genitoriali (sancite anche dall'articolo 30 della Costituzione Italiana): affidamento congiunto, affidamento condiviso, affidamento esclusivo, affidamento alternato. Nell'affidamento congiunto le scelte relative allo sviluppo dei bambini sono adottate da entrambi i genitori: oggi si parla di affidamento condiviso, con le stesse responsabilità genitoriali. L'affidamento alternato è una scelta più rara, che comporta la decisione di far vivere il bambino un po' da un genitore e un po' da un altro, con tutte le conseguenze sulla vita del minore.

Cosa significa, invece, l'affido esclusivo dei figli, invece? Il giudice può stabilire una limitazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale di uno dei due genitori nei confronti del figlio minorenne, senza però farne perdere totalmente la titolarità. Il genitore a cui non è stato affidato in modo congiunto con l'ex il figlio mantiene il diritto di visita e il dovere di provvedere al mantenimento dello stesso. L'affidamento esclusivo dei figli, dunque, non comporta l'esclusione dell'altro genitore, ma ne regola l'esercizio con qualche limitazione, come spiegato dall'articolo 337 del Codice Civile:

Il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva, salva diversa disposizione del giudice, ha l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi; egli deve attenersi alle condizioni determinate dal giudice. Salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i genitori. Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.

Dunque sono i giudici a stabilire se l'affido esclusivo è rafforzato o super esclusivo (in caso genitori dipendenti da droghe o alcol, violenti, non più reperibili): la responsabilità genitoriale, però, in ogni caso, non decade. Di solito, si ricorre a questo regime quando i figli manifestano difficoltà a vivere con uno dei due genitori, quando il genitore allontana il minore dall'altro, quando ci sono delle dipendenze, in caso di condanne per reati gravi o violenze fisiche e verbali, quando uno dei due genitori non può garantire un corretto sviluppo al figlio minore.

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