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La scuola è anche una scuola di vita. Tra i banchi i nostri figli imparano a vivere in una società fatta di persone: il rispetto delle regole, ma prima di tutto delle persone, è fondamentale. In questo processo di crescita il telefonino può diventare un alleato o un nemico, tutto sta a saperlo (e volerlo) usare nel modo giusto, anche tra i banchi di scuola. È importante che siano i genitori, prima ancora degli insegnanti, a sensibilizzare i pargoli sull’uso corretto del cellulare a scuola.
I professori in classe, infatti, possono stabilire regole ben precise, seguendo anche le indicazioni e le linee guida dell'istituto e del Ministero. Ma è a casa che bisogna fare un lavoro certosino, spiegando a cosa serve questo strumento che può essere anche utile per lo studio, ma non deve essere usato a sproposito. Nel dettaglio, quali sono le regole che andrebbero insegnate ai nostri figli sin da quando per la prima volta tengono in mano uno smartphone?
- Per legge va tenuto spento. Da marzo 2007 in Italia una direttiva del Ministero dell’Istruzione proibisce di tenere il cellulare acceso durante le lezioni, ma lascia agli istituti la libertà di decidere come regolamentare l’uso del cellulare durante l’intervallo o al cambio dell’ora.
- Il telefonino spento va tenuto nello zaino e non in mano, sul banco, in tasca. Non è un oggetto da mettere in mostra, ma uno strumento da usare solo quando serve.
- Gli insegnanti possono confiscare il telefonino ai ragazzi che ne fanno un uso improprio, dannoso o irrispettoso, magari “messaggiando” sotto banco invece di stare attenti o cercando informazioni su internet durante una verifica, o in caso di foto e i filmini in classe. Al termine delle lezioni, ovviamente, devono riconsegnare il cellulare al ragazzo o ai genitori.
- Sempre gli insegnanti possono dare delle deroghe, magari per fare un lavoro in classe e per imparare a usare la tecnologia, sfruttando proprio lo smartphone e insegnando agli alunni che si può anche studiare con il telefonino.
- Tranquillizzare i propri figli in caso di emergenza è fondamentale: i genitori possono sempre mettersi in contatto con loro mentre sono a scuola, tramite la segreteria. E lo stesso possono fare i ragazzi.
- Ricordare ai ragazzi che le gite scolastiche e le uscite didattiche sono equiparate alle lezioni, quindi il telefonino non si può usare.
- Per nessuna ragione al mondo si possono fare foto e video in classe o a scuola e non si possono divulgare, dal momento che si tratta di una violazione della privacy.
I pro e i contro
Una ricerca inglese condotta da due studiosi della London School of Economics su un centinaio di scuole superiori ha rivelato che nelle scuole dove è ammesso il telefonino gli studenti perdono il corrispettivo di una settimana di scuola, per colpa delle continue distrazioni. Una grande mancanza di rispetto per gli insegnanti, oltre che un problema per la pagella: secondo questo studio sono i ragazzini più svogliati ad essere maggiormente penalizzati, mentre i primi della classe continuano ad avere bei voti. È la dimostrazione il cellulare a scuola, se usato con discernimento, non è un nemico del rendimento scolastico.
Il galateo per l’uso del cellulare a scuola
Anche se ha il cellulare spento, tuo figlio è sempre rintracciabile: se c’è un’emergenza puoi chiamare direttamente la scuola. Per le comunicazioni non urgenti puoi usare i messaggi o WhatsApp: tuo figlio li vedrà appena accenderà il cellulare alla fine delle lezioni. Se invece per brevi periodi hai bisogno di restare sempre in contatto per motivi famigliari, puoi parlare con il preside e chiedere una deroga: in quel caso tuo figlio potrà tenere il cellulare acceso, ma silenzioso. Anche in questo caso vince il buon senso.
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