Nemmeno il tempo di abituarsi alle nuove valutazioni, che la pagella della scuola primaria cambia di nuovo. Prima erano stati tolti i voti numerici, preferendo dei giudizi descrittivi delle competenze apprese (in via di acquisizione, base, intermedio, avanzato). Dovremo dire addio a questi ultimi, perché si torna ai giudizi sintetici, come voluto dal Governo che ha inserito un emendamento nel disegno di legge sulla revisione del voto in condotta. Ecco come cambia e perché la pagella della scuola primaria.
Per la decima volta in meno di 50 anni cambia ancora la modalità di giudizio nelle pagelle per la scuola primaria. Nel 2020 sono stati abbandonati i voti, preferendo i giudizi descrittivi, per non ridurre gli alunni a un numero, ma spiegare il percorso fatto durante l'anno. Questo sistema non si utilizzerà più, perché l'approvazione della legge sulla condotta farà ritornare il giudizio sintetico.
I bambini della scuola primaria saranno, dunque, di nuovo valutati con una scala di giudizi che va da insufficiente, a sufficiente, a buono, a ottimo o qualcosa di simile. L'emendamento previsto, infatti, non dà indicazioni chiare, ma specifica che sarà in seguito il ministro dell'Istruzione e del Merito a cambiare la valutazione, da quella attuale a una più sintetica.
Carmela Palumbo, capo dipartimento del sistema educativo di istruzione e formazione del ministero, spiega perché si fa marcia indietro. "Il giudizio sintetico relativo a ciascun insegnamento sarà sempre accompagnato dalla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti dall'alunno analogamente a quanto è avvenuto finora con il giudizio descrittivo". Parole per placare chi è in disaccordo con tale tipo di valutazione.
"Nell'ottica della personalizzazione degli apprendimenti e al fine di far emergere i talenti ei progressi di ciascun alunno, la valutazione includerà sempre una descrizione del livello di apprendimento raggiunto dagli alunni, analogamente a quanto è avvenuto finora con il giudizio descrittivo. Il giudizio sintetico rappresenterà, dunque, per le famiglie un elemento di maggiore chiarezza e intellegibilità della valutazione, mantenendo intatto il percorso fatto dalle scuole per affinare i processi valutativi".
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