Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una data importante, che dovrebbe essere ricordata da tutti, anche nelle scuole. Certo non è facile parlare di certi argomenti, soprattutto con i più piccoli, ma è bene intavolare un discorso in base all'età degli alunni per poter sradicare una cultura che ancora oggi porta a giustificare certi atti. Come spiegare a scuola la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne?
La Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per accendere i riflettori su un fenomeno che, purtroppo, è in continua crescita. Il 25 novembre, così come nel resto dell'anno, si dovrebbe trattare il tema della violenza di genere e dei femminicidi, ribadendo il diritto di ogni bambina, adolescente e donna a vivere una vita priva di ogni forma di violenza (fisica, sessuale, verbale, psicologica) da parte degli uomini, che spesso sono fidanzati, compagni, mariti, ex.
Anche nelle scuole i professori dovrebbero parlarne apertamente con i ragazzi. Dalle scuole medie in poi si possono proporre temi o saggi brevi, per reperire informazioni sul significato della Giornata, anche prendendo spunto da poesie o da racconti che si possono facilmente trovare in rete. Per i più piccoli l'impresa potrebbe sembrare più ardua, ma si può sempre affrontare il tema da un altro punto di vista, parlando ad esempio di rispetto, di libertà, di violenza in generale, che è sempre un comportamento da condannare.
Per i più grandicelli esistono anche molti film che possono aiutare a comprendere cos'è stata e cos'è ancora oggi la violenza sulle donne. Ad esempio il pluripremiato "C'è ancora domani", della regista italiana Paola Cortellesi, può essere un ottimo punto di partenza per poter intavolare un dibattito in classe invitando tutti i ragazzi e le ragazze a esprimersi in merito alla storia raccontata sul grande schermo.
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