Surrogazione di maternità, maternità surrogata, gravidanza surrogata, gestazione per altri, GPA. Tanti nomi che indicano lo stesso tipo di procreazione assistita, nella quale una donna, che viene definita la madre surrogata o la gestante per altri, porta avanti la gravidanza per conto di una persona o di una coppia, cedendo a questi la responsabilità genitoriale quando il neonato verrà al mondo. Tra tanta disinformazione, scopriamo cos'è la gravidanza surrogata.
La maternità surrogata, chiamata anche gestazione d'appoggio, oltre ai tanti modi descritti prima, è una modalità di procreazione assistita nella quale una donna si impegna a portare avanti una gravidanza per altre persone. Mette a disposizione il proprio utero e il proprio corpo per permettere a un single o a una coppia, eterosessuale oppure omosessuale, di diventare genitori.
Tra le due parti di solito è sancito un accordo di surrogazione gestazionale, nel quale la madre surrogata rinuncia ai diritti sul nascituro, che sarà affidato alle cure della coppia o del singolo che si sono rivolti a lei per la gestazione per altri. La mamma surrogata non è di solito la mamma biologica del bambino. Trattandosi di un tipo di procreazione assistita si usano ovociti e spermatozoi della coppia richiedente. Talvolta questo non è possibile e si possono usare anche gli ovuli della donna che effettivamente porterà avanti la gravidanza.
Nei Paesi dove la pratica è legale, come ad esempio negli Stati Uniti d'America, esistono regole ben precise. Ogni Paese dove è legale possiede una legislazione propria. Oltre agli USA, è praticabile nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Grecia, in Portogallo, in Albania, in Georgia, in Ucraina, in Russia. In Italia la pratica è vietata per legge. Se una persona o una coppia si rivolge all'estero, deve sapere che potrebbero esserci problemi nel riconoscimento nel nostro paese per i genitori del bambino o dei bambini.
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