ESSERE GENITORI

L'invisibile fenomeno degli orfani di femminicidio

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Sono tanti i bambini rimasti orfani di femminicidio

Sono tanti, troppi i bambini che rimangono orfani di madre a causa di episodi di femminicidio. Mamme strappate via ai loro figli da uomini che dicevano di amarle e che, in molti casi, hanno compiuto questo gesto atroce proprio di fronte agli occhi innocenti di bimbi che in pochi secondi hanno perso tutte le certezze della loro vita. Li chiamano "orfani speciali" e spesso non sono tutelati dalla legge. Per questo si parla del fenomeno invisibile dei bambini orfani di femminicidio, che sono letteralmente abbandonati a loro stessi.

Sono i figli di madri uccise dai loro padri. Non si sa quanti siano, anche perché gli stessi dati sui femminicidi non sono spesso precisi e non esiste una banca dati nazionale che possa aiutarci a capire la portata effettiva del fenomeno. Secondo un'indagine del 2021 eseguita dalla Commissione parlamentare sul femminicidio sui casi del 2017 e del 2018, gli orfani erano 169, di cui il 39,6% minorenne. Il 17,2% di loro era presente al momento della morte della madre.

Esistono progetti finanziati da molte associazioni che si battono ogni giorno contro ogni forma di violenza e per tutelare le vittime, anche i bambini che rimangono orfani dopo l'omicidio della loro madre. I servizi sociali non sempre intervengono in modo puntuale e tempestivo, nonostante si tratti di situazioni davvero delicate, che meriterebbero un intervento rapido per aiutare questi minori che hanno perso tutti i loro punti fermi in un modo drammatico e terribile. Spesso assistendo alla morte della mamma.

In Italia, in realtà, esiste una legge del 2018, la numero 4, che protegge i figli minorenni e maggiorenni economicamente non autosufficienti rimasti orfani “a causa di crimini domestici”. Solo nel 2020, però, le misure previste sono entrate in vigore, in seguito alla pubblicazione del decreto attuativo. Un passo avanti è stato fatto, ma non è ancora sufficiente, anche perché accedere a quanto previsto si rivela molto complicato e le risorse a disposizione sono nulla. Anche il supporto psicologico non viene sempre garantito, visto che le ASL territoriali non riescono a farsene carico.

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