Da un giorno all'altro ci ritroviamo di fronte dei perfetti estranei, che stanno attraversando un periodo di grandi cambiamenti che nemmeno loro sanno riconoscere. Per chi si chiede perché è difficile comunicare con i figli adolescenti, la risposta è proprio qui. Il giorno prima erano dei bambini coccolosi, pieni di vita, di voglia di giocare e di stare con noi. Mentre il giorno dopo si sono trasformati in persone che nono sono più bimbi e non sono già adulti. Una via di mezzo intenta a capire qual è il proprio posto del mondo e cercare la propria strada.
I ragazzi a partire dai 12-13 anni sono di fronte a momento importante della loro crescita: iniziano a conoscere il proprio corpo, a sviluppare una propria identità, a chiedere maggiore autonomia e più indipendenza, anche dal punto di vista psicologico e affettivo. Questa ricerca, che è assolutamente naturale e fisiologica, pone le basi per un lento distacco dai genitori e un avvicinamento, invece, ai coetanei, che diventano il primo punto di riferimento per gli adolescenti.
Da qui scaturiscono le incomprensioni tra genitori e figli adolescenti, che sembrano parlare linguaggi completamente diversi. Fino al giorno prima si capivano ed erano complici, mentre quello seguente non sanno più come relazionarsi. Da una parte i ragazzi, chiusi in loro stessi e nelle loro scoperte, che ora preferiscono condividere con i coetanei, e dall'altra i genitori, che devono abituarsi a questa nuova personalità dei propri figli, non facendo mai mancare il proprio supporto, anche se non è facile.
Comunicare con i figli adolescenti non è semplice, può essere frustrante per entrambe le parti e può anche dare il via a litigi difficili da sanare. L'importante, però, è non cedere mai alla tentazione di chiudere il canale della comunicazione, che deve rimanere sempre aperto e a disposizione dei teenager.
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