SCUOLA ED EDUCAZIONE

Test Invalsi 2024: i risultati

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Tutti i risultati dei test Invalsi di quest'anno

Sono stati pubblicati i Report dedicati ai risultati dei Test Invalsi 2024, con esiti che spesso fanno riflettere su quante differenze ci sono nella scuola italiana. Gli Invalsi sono delle prove comuni che vengono eseguite alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado e alla scuola secondaria di secondo grado. Sono uguali per tutti a seconda della classe frequentata e dovrebbero rappresentare la cartina tornasole delle competenze raggiunte dagli studenti italiani.

Quest'anno sono stati coinvolti negli Invalsi 1 milione di allievi e allieve della scuola primaria (classe II e classe V), circa 570mila della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di 1 milione della scuola superiore. Secondo quanto è emerso dagli ultimi dati delle prove Invalsi, la situazione sarebbe allarmante, come sottolineato dal presidente Invalsi Roberto Ricci. Se si è fermato il calo registrato in italiano e matematica e se è stato registrato un netto miglioramento in inglese, la situazione va male con le materie scientifiche.

Ad esempio, solo il 39% degli studenti e delle studentesse di terza media nel Sud Italia ha raggiunto il livello base. Mentre solo il 44% degli alunni di 15 anni del Mezzogiorno ha competenze di base di matematica. Anche nel Nord Ovest e nel Centro Italia abbiamo assistito a un lieve calo: il 55% degli studenti (+1 punto rispetto al 2022 e 7 rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base in matematica. In italiano, invece, il 62% degli allievi raggiunge almeno il livello base (-1 punto rispetto al 2023; -4 rispetto al 2022 e -8 rispetto al 2019).

Alla primaria, invece, bene la matematica con il 67% di studenti e studentesse che raggiunge almeno il livello base. Meno soddisfacenti i risultati in italiano, un po' in calo rispetto agli anni precedenti. Per le superiori, invece, i risultati in matematica e italiano sono stabili rispetto agli ultimi anni, con un lieve miglioramento. Niente a che vedere con gli ottimi dati del 2019, epoca pre-covid.

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