Il voto in condotta è la valutazione che gli insegnanti danno a ogni alunno in merito al comportamento che gli studenti hanno in classe e, in generale, quando sono a scuola. Proprio come per gli altri casi, si tratta di un voto che viene espresso per riuscire a capire se, al di là dei risultati ottenuti nelle materie scolastiche, ogni alunno ha appreso quelle norme di comportamento che sono richieste a lezione. Scopriamo meglio cos'è il voto di condotta e come viene valutato nella scuola italiana.
Le attuali norme che regolano il voto in condotta contengono i criteri che i professori devono seguire per valutare il comportamento degli studenti a scuola. Si tratta di una valutazione da non sottovalutare, perché con un voto basso si può anche essere bocciati. Prendere un voto alto, invece, può permettere di accedere a borse di studio o avere sconti per quello che riguarda l'acquisto dei libri scolastici. Nella scuola primaria il voto è espresso in decimi, mentre nella scuola secondaria di primo e secondo grado è un voto numerico con una nota di spiegazione. Alle superiori, inoltre, fa media.
Il voto di condotta prende in riferimento diversi aspetti della vita scolastica dei ragazzi:
- il comportamento che hanno in classe e nella scuola, anche nell'uso del materiale e delle strutture scolastiche
- la frequenza, quindi bisogna anche tener conto del numero di assenze fatte nel corso dell'anno scolastico
- l'impegno dimostrato nello svolgimento dei compiti e dello studio
Il voto viene preso da tutti gli insegnanti di comune accordo, dopo una discussione su come è andato il primo quadrimestre e il secondo quadrimestre. Le valutazioni da fare sono davvero tantissime e, di solito, sono più difficili quando il comportamento è border line. Ricordiamo che con un 5 in condotta non si può passare alla classe successiva: non è un voto che non serve, anzi.
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