Il Ramadan è il mese sacro dei musulmani. Per quattro settimane dal giorno di inizio, comunicata dalla sede dei santuari sacri di Mecca e Medina, ci sono delle regole da seguire. Sappiamo, ad esempio, che i fedeli devono astenersi dall'assumere acqua e cibo durante il giorno, per poi riunirsi dopo il tramonto con parenti e amici per consumare il pasto serale. Ma cosa non si può fare durante il Ramadan?
Innanzitutto è bene sapere che la data di inizio non è fissa: dipende da quando c'è la luna nuova (Hilāl). Ogni anno il Ramadan (parola che significa "grande calore" ed è il nome del nono mese del calendario lunare islamico) inizia circa dieci giorni prima e dura tra i 29 e i 30 giorni. Insieme alla testimonianza di fede, alla preghiera, alla carità e al pellegrinaggio a La Mecca, è uno dei cinque pilastri dell'Islam.
Durante il Ramadan, ecco cosa devono fare i musulmani adulti:
- non devono consumare cibo o bevande dall'alba al tramonto
- non devono fumare nelle ore diurne
- devono entrare in empatia con chi è meno fortunato
- devono studiare il Corano
- devono entrare in una relazione più profonda con Allah
- non dovrebbero avere atteggiamenti violenti o litigare o mentire o imprecare
- bisogna astenersi anche dai rapporti sessuali
Sono esentati da questa pratica gli anziani, i malati, i fragili, i minori, i pazienti in cura, le donne incinte o che allattano. Insomma, tutte[persone le cui condizioni di salute potrebbero risentire profondamente del digiuno diurno per un periodo di tempo così lungo. I bambini inizieranno a seguire i dettami di questa usanza solamente raggiungendo la pubertà. Chi è impedito momentaneamente (ad esempio chi è malato, ricoverato, chi segue una terapia particolare e anche le donne con le mestruazioni), potrà recuperare il digiuno successivamente, in un altro periodo di digiuno non solo dal cibo, ma anche da atteggiamenti non consoni.
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