La Giornata internazionale della donna (o Giornata internazionale dei diritti delle donne) è una festività che si celebra in tutto il mondo l'8 marzo di ogni anno. Ci si sofferma a parlare dei diritti delle donne, della loro emancipazione, della disuguaglianza e dell'importanza di raggiungere la parità di genere. Dovrebbe essere un momento importante, per ricordare le lotte vinte e andare avanti con le battaglie più urgenti, uomini e donne uniti. La Festa della donna da quando si celebra in Italia?
La giornata internazionale dei diritti delle donne è stata sancita ufficialmente il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Molti Stati scelsero proprio l'8 marzo, adeguandosi agli altri paesi in cui era già in vigore da tempo una celebrazione analoga. Già da decenni, infatti, in molte città si celebrava una giornata dedicata ai diritti delle donne. In Italia si tenne per la prima volta nel 1922, per volontà del Partito comunista italiano, che però scelse come data il 12 marzo.
Nel settembre del 1944, l'UDI, l'Unione Donne in Italia, associazione appena nata per l'iniziativa di alcune donne del PCI, PSI, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro, stabilì la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera l'8 marzo del 1945. L'anno seguente, a guerra finita, la manifestazione venne celebrata in tutto il paese. Ed è proprio in questa occasione che viene scelto come simbolo la mimosa, fiore che si trova in tutto lo stivale e che, di solito, nasce spontaneamente.
Da allora, ogni anno in Italia si ricordano i diritti delle donne in una data simbolica, quella dell'8 marzo: non un "comune" giorno di festa, ma un momento di condivisione, riflessione, lotta per difendere i diritti conquistati e garantire a tutte le donne e le ragazze quelli ancora negati, in un mondo che non è affatto a misura di donna.
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