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Il 15 marzo è la Giornata del Fiocchetto Lilla o la Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare. Un giorno dedicato alla lotta contro tutte quelle malattie legate all'alimentazione, anche al fine di informare e sensibilizzare i cittadini verso questi disturbi. Perché e da quando si celebra e quali sono i principali DCA e DNA, Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione?
Cos'è la Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare
Nel 2012 questa Giornata Nazionale è stata promossa per la prima volta dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”. Se è nata è merito di Stefano Tavilla, che ha voluto così ricordare la figlia Giulia, colpita da bulimia nervosa e scomparsa il 15 marzo.
La Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare è stata istituita ufficialmente nel 2018, dalla Presidenza del Consiglio. La data scelta per parlare di questi problemi di salute è quella del 15 marzo (giorno della scomparsa di Giulia): ogni anno vengono proposti convegni, incontri, workshop, visite, consulenze. I principali monumenti vengono illuminati di lilla, il colore scelto per rappresentare questo giorno. Perché proprio il lilla?
Cosa significa il fiocchetto lilla
Il Fiocchetto Lilla è il simbolo di questa importante giornata di riflessione. In realtà ha avuto origine in America: da 30 anni rappresenta la lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare. Quando la giornata è stata istituita anche in Italia si è scelto di ereditare il simbolo del Fiocchetto Lilla, che vuole simboleggiare la speranza di guarire. I DCA non devono mai essere sottovalutati: bisogna creare consapevolezza, per permettere a chi soffre di questi disturbi di avere il giusto supporto e il rispetto verso malattie che possono essere davvero molto subdole.
Quali sono i principali disturbi alimentari
I principali Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED). Ci sono anche altri disturbi correlati, come i disturbi della nutrizione (feeding disorders) e i disturbi alimentari sottosoglia che riguardano tutti quei pazienti che non possono avere una diagnosi conclamata di DCA.
Anoressia e bulimia sono disturbi più frequenti nelle donne, mentre il binge eating disorder negli uomini. Il sesso maschile rappresenta il 40% delle diagnosi di disturbo da alimentazione incontrollata.
Come riconoscere i segnali di un disturbo alimentare
I disturbi alimentari possono manifestarsi con tanti segnali e sintomi che bisogna saper riconoscere. Tra i principali campanelli d'allarme ricordiamo:
- comportamenti e atteggiamenti che indicano perdita di peso, dieta, controllo del cibo, rituali alimentari
- numero limitato di cibi preferiti che si assottiglia nel tempo
- eliminazione continua di gruppi alimentari, come i carboidrati o gli zuccheri
- preoccupazione esagerata verso gli ingredienti
- autostima troppo legata all'immagine del corpo
- preoccupazione per forma e dimensioni del corpo
- necessità estrema di bruciare le calorie assunte
- esercizio fisico eccessivo
- ansia, depressione e angoscia
- pelle e capelli secchi
- unghie fragili
- lanugine sul corpo
- debolezza
- difficoltà di concentrazione
- brividi di freddo
- oscillazioni di peso
- bassa autostima
- disgusto dopo aver mangiato
- abbuffate esagerate per brevi periodi di tempo con conseguente vomito autoindotto
- tagli sulla bocca per il vomito indotto
- isolamento dagli amici
Cosa fare
Nel caso dovessero presentarsi questi campanelli d'allarme, è bene chiedere subito aiuto: avere un supporto rapido può aiutare a risolvere malattie potenzialmente molto pericolose per la salute fisica e mentale. L'eccessiva preoccupazione per il cibo e per il corpo deve essere trattata con il supporto di un team di professionisti, che include anche un percorso psicologico con il sostegno di uno psicoterapeuta. Esistono anche dei centri di cura specializzati, soprattutto negli ospedali più importanti e grandi, dove poter trovare l'aiuto migliore. Non bisogna sottovalutare nessuno dei sintomi sopra descritti, perché un intervento precoce può aiutare chi ne soffre a riuscire a combattere questi disturbi.
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