Si celebrano nello stesso periodo dell'anno, ma sono due festività completamente diverse. Perché Halloween e il Dia de Muertos non sono la stessa cosa: ci sono delle differenze che bisogna conoscere. Spesso confondiamo la festa dedicata ai morti tipica dei Paesi del Sud America con quella horror che dagli Stati Uniti si è diffusa ben presto in tutto il mondo, conquistando anche l'Italia con le sue tradizioni e le sue celebrazioni.
Il Dia de los Muertos è una festa tipicamente messicana, tra le più conosciute al mondo. Si celebra il 2 novembre, mentre Halloween viene ricordato ogni anno il 31 ottobre. Il 2 novembre è il Giorno dei Morti anche per i Paesi di fede cattolica. Il tema è comune: si parla pur sempre di morte. Ma nel Dia de los Muertos lo si fa per ricordare chi non c'è più, le anime dei famigliari defunti che per una notte tornano a casa per festeggiare con chi è vivo e li ricorda esponendo una foto sull'ofrenda, un altarino con fiori e cibo. Invece Halloween è la celebrazione che ricorda il passaggio dal mondo degli inferi a quello terreno di spiriti malvagi, pronti a tormentare i vivi. Due concezioni completamente differenti.
La zucca è il simbolo di Halloween, mentre per il Dia de los Muertos il simbolo è la personificazione della morte, Calavera Catrina: questa figura deriva dalla Dea Azteca Mictecacihuatl, regina degli inferi e protettrice delle ossa dei morti. Nella cultura popolare è uno scheletro con fattezze femminili, un cappello enorme sulla testa fatto di fiori e abiti molto eleganti.
Si tratta, dunque, di due celebrazioni simili per tematica affrontata, ma totalmente differenti per quello che riguarda il significato. Da un lato Halloween, la notte horror dedicata al momento in cui i morti tornano sulla terra per tormentarci, dall'altro lato il Giorno dei Morti, una celebrazione dei vivi che ricordano chi non c'è più e si ricongiungono in un giorno di festa.
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