FESTIVITÀ E RICORRENZE

Festa di Capodanno: 5 riti scaramantici (per i superstiziosi)

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Per l'Anno Nuovo serve un po' di fortuna, per cui ecco alcuni noti riti propiziatori e superstiziosi

Capodanno è in arrivo con una serie di riti di passaggio scaramantici e propiziatori che per molti sono imprenscindibili.

Tradizioni di lunga data, derivate dalla superstizione e dal folklore dell’ultimo dell’anno, tra miti e leggende provenienti da ogni angolo del mondo.

Tra le usanze più note, eccone alcune da mettere in pratica (e se non ci crediamo pienamente, che male fa?):

1. Cibo portafortuna

Per il cenone di Capodanno, sulla tavola delle feste, oltre al classico cotechino e lenticchie per augurare soldi e prosperità allo scoccare della Mezzanotte, serviamo anche l’uva, simbolo di ricchezza, e prepariamo piatti a base di melagrana, simbolo di fertilità e portafortuna.

2. Soldi nel portafoglio

Per augurarci un anno di prosperità finanziaria, corriamo a riempire di contanti il nostro portafoglio. Uscire di casa il primo giorno del nuovo anno con qualche soldo in tasca sarà di buon auspicio per 365 giorni scoppiettanti.

3. Via alle cose vecchie

Il Capodanno è momento migliore per togliere di mezzo tutto quello che non usiamo più. Regaliamo, rivendiamo. Sarà di buon augurio per un anno nuovo di zecca in tutto e per tutto: superiamo il vecchio, e concentriamoci sul nuovo.

4. Intimo rosso

Indossare dei capi intimi di colore rosso, secondo tradizioni antiche, regala fortuna e abbondanza. L’Importante è che venga regalato, indossato, e poi gettato via il giorno seguente. Abbiamo già in mente l’indumento che fa al caso nostro?

5. Vischio e baci

Sono molte le leggende legate al vischio e ai baci. La pianta allontana la sfortuna e, se ci si bacia sotto, anche l’amore sarà fortunato. L’usanza di appendere il vischio in casa durante le celebrazioni della feste di Natale e le feste di fine anno risalirebbe all'Inghilterra di fine Ottocento: Charles Dickens èilpimo a fare un riferimento scritto all'usanza del bacio, nel romanzo "Il circolo Pickwick" del 1836.  

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