Sei fissata con le pulizie o conosci qualcuno che ha la mania dell'ordine e del pulito? Certo, pulire la casa e curare l'igiene personale è una buona abitudine, ma può diventare un'ossessione ed essere la spia di un disagio più profondo.
Qual è, dunque, il limite? Quando dobbiamo preoccuparci? I singoli comportamenti possono anche variare, con la pulizia di quanto è già pulito, l'imposizione di regole ferree ai familiari, la continua preoccupazione per i germi, il tempo sottratto a sé e alle persone care per rassettare, spazzare e lavare, il nervosismo per le cose fuori posto, l'ansia per il disordine o le cose da pulire.
In generale, se la pulizia è un'attività ossessiva e compulsiva, se diventa il centro delle nostre giornate, se viene prima delle relazioni e degli affetti, se abbiamo la mania dell'igiene e del controllo, allora forse dobbiamo cominciare a farci qualche domanda o almeno porci un dubbio: forse non è la casa o il corpo ad avere bisogno di una continua igienizzazione, ma siamo noi ad essere fissati con le pulizie.
La mania può essere una valvola di sfogo, un modo per passare il tempo, un’attività per distrarci da altro, ma può anche denotare la necessità di controllare tutto, rimandare a dei disagi psicologici, essere sintomo del disturbo ossessivo compulsivo.
In ogni caso, delinea il quadro e valuta il da farsi insieme a un esperto, anche per evitare di fare delle conclusioni sbagliate o negare il problema.
Cerca, infatti, di prendere consapevolezza della mania e di quanto senti e non isolarti. Perciò, può essere utile scrivere un diario e parlarne con qualcuno di cui ti fidi. Un altro passo potrebbe essere cercare di fare delle attività alternative, come l’attività fisica, una passeggiata o un hobby.
Se è una persona cara ad essere fissata con le pulizie, potresti proporle queste opzioni.
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