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"Io non sapevo se vedevo l'alba", così Adele introduce la sua storia fatta di violenze che durano anni. Quella di Adele è una delle storie del podcast "l'Ombra delle donne", una vicenda personale che ci fa pensare a come la violenza contro le donne non si riduca a una citazione in un fatto di cronaca, ma sia una sofferenza che dura nel tempo. Il dolore e la possibilità di una tragica fine ritornano anche nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne 2022.
Per la ricorrenza del 25 novembre, spesso condividiamo frasi e poesie, ma abbiamo anche il bisogno di saperne di più, sulla storia, su come nasce, sull'entità del problema.
1) Perché il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne
Come nasce il 25 novembre? Nel 2000, l'ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, istituisce la ricorrenza della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne, perché governi e organizzazioni promuovano delle iniziative per accrescere la consapevolezza di questo problema a livello pubblico.
Tuttavia, il riferimento al 25 novembre risale al 1981, quando le attiviste del primo incontro femminista latinoamericano, in Colombia, pensano a una giornata contro la violenza sulle donne proprio nella stessa data dell'assassinio delle sorelle Mirabal, la storia che approfondiamo nel prossimo punto.
L'istituzione ufficiale della giornata è, dunque, una delle tappe del percorso che accende i riflettori sul fenomeno della violenza contro le donne, intesa come "qualsiasi atto di violenza di genere che risulti o sia suscettibile di provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata" (risoluzione ONU 54/134).
Ripercorriamo alcune iniziative internazionali ricordando che, nel medio termine, il punto di arrivo ideale è l'obiettivo numero 5 dell'agenda 2030: arrivare all'uguaglianza di genere e all'emancipazione di donne e ragazze.
Ecco alcuni momenti cruciali:
- 1979: Convenzione ONU per l'Eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro le Donne;
- 1991: il Center for Global Leadership of Women dà inizio alla Campagna dei 16 giorni, che vanno dal 25 novembre al 10 dicembre, Giorno dei Diritti Umani, per collegare, appunto, la violenza contro le donne al tema dei diritti;
- 1993: Dichiarazione dell'Assemblea Generale dell'ONU sull'eliminazione della Violenza contro le Donne;
- 2000: istituzione ufficiale del 25 novembre da parte dell'ONU;
- 2008: lancio della campagna UNiTE per la fine della Violenza contro le Donne, che indica il 25 di ogni mese come "Orange Day", una giornata per agire contro il fenomeno e promuoverne la contezza;
- 2021: risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU sul contrasto alla violenza contro le donne e le ragazze con disabilità (A/HRC/RES/47/15);
- 2021: la 16DaysCampaign (campagna dei 16 giorni) lancia la petizione online per dichiarare il 6 dicembre come Giornata Internazionale per la fine del Femminicidio. La ricorrenza ricorda il "Massacro di Montreal" del 1989.
2) La storia del 25 novembre
Il 25 novembre nasce come giornata contro la violenza sulle donne evocando la data dell'assassinio delle sorelle Mirabal, "las Mariposas", le "Farfalle".
Era il 25 novembre del 1960 quando Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal furono assassinate per volere del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, mentre andavano a trovare i mariti in carcere.
Una quarta sorella, Dedè, sopravvisse. Le quattro ragazze avevano fondato il «Movimento Rivoluzionario 14 giugno» che si opponeva, appunto alla dittatura.
La loro storia è raccontata nel romanzo "il Tempo delle Farfalle" scritto nel 1994 da Julia Alvarez. La scrittrice ha precisato all'ANSA che il padre "faceva parte della stessa rete underground, ma di una diversa cellula". "Scappammo nell'agosto di quell'anno - ha dichiarato - io avevo 10 anni, e tre mesi dopo le sorelle Mirabal erano morte per liberare il nostro paese".
La Alvarez, inoltre, ha ricordato che il romanzo arrivò all'ONU, quando venne istituita la giornata del 25 novembre.
3) Quali sono i simboli della giornata contro la violenza sulle donne
Il rosso predomina negli eventi del 25 novembre: un colore che dà immediatamente l'idea della violenza subita dalle donne.
Rosse sono le scarpe, simbolo della giornata. Rosse sono le panchine che evocano l'assenza. Rosso è il fiocco che rappresenta un ulteriore segno dell'attenzione al problema.
In particolare, la rappresentazione delle scarpe rosse nasce dall'installazione Zapatos Rojos di Elina Chauvet. L'artista ha ideato l'allestimento nel 2000 in Messico, in seguito all'assassinio della sorella da parte del marito.
La panchina rossa, invece, è un'opera di Alice Pasquini, street artist romana.
D'altra parte, a livello internazionale, un altro colore simbolo è l'arancione, tinta degli "Orange Day" che, ogni mese, richiamano l'attenzione sulla violenza contro le donne.
4) Violenza sulle donne: i dati
A livello globale, ci soffermiamo sui dati riportati da Un Women:
- quasi una donna su tre è stata vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner intimo, violenza sessuale da parte di una persona non partner o entrambe almeno una volta nella vita (al netto delle molestie sessuali);
- nella maggior parte dei casi, la violenza arriva da parte del marito o dei partner intimi ("più di 640 milioni di donne di età pari o superiore a 15 anni sono state vittime di violenza da parte del partner intimo");
- Nel 2020, 81.000 donne e ragazze sono state uccise. Tra queste, 47.000 circa (il 58%) "sono morte per mano di un partner intimo o di un familiare", come a dire che una donna o una ragazza sono state uccise "ogni 11 minuti nella loro casa".
Per quanto riguarda l'Italia, secondo il report del Viminale, tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022, nel nostro paese sono state uccise 125 donne: più di una ogni 3 giorni. Tra questi omicidi, 108 si collocano in ambito familiare o affettivo.
Inoltre, consideriamo alcuni punti emersi dal Convegno Istat del 2022:
- tra il 2021 e il 2022, sono state effettuate più di 15mila chiamate al 1522;
- "nel 1990, era uccisa una donna ogni 5 uomini, ora la proporzione è 1 su 2. Ciò è dovuto anche al decremento dei morti per mafia e crimine organizzato".
5) Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: cosa fare
La violenza sulle donne ci spiazza, ma che cosa possiamo fare? Possiamo sviluppare una maggiore attenzione, verso le parole, verso la consapevolezza di ciò che costituisce violenza, verso l'educazione degli uomini, verso quei segni che possono farci intuire una storia di violenza, come il segnale internazionale per chiedere aiuto o, nel vissuto, il controllo ossessivo e le umiliazioni verbali, oltre alle violenze fisiche.
Nel caso di abusi, come consiglia l'Un Women, valuta di condividere quanto ti succede con una persona fidata e pensa a una "via di fuga", ad esempio esci per andare a fare una commissione e contatta chi ti può aiutare chiamando al 1522.
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne non si riduce a una ricorrenza retorica se ne approfondiamo il significato e ci soffermiamo sulla complessità di questo fenomeno, forse uno dei primi passi per cambiare atteggiamento mentale e culturale e arrivare alla piena emancipazione femminile.
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