Siamo in estate ed è il momento per imprigionare nei barattoli i suoi profumi e i suoi sapori più gustosi. Questo è il periodo in cui la natura si sbizzarrisce nel donarci frutti succosi e zuccherini ricchi di vitamine e sali minerali le cui virtù sono ben note. È quindi il periodo migliore per preparare le provviste per l’inverno e fare scorta dei colori e delle fragranze dell’estate.
Tra i tanti frutti che possiamo scegliere per le nostre marmellate il posto d’onore spetta alle prugne. Possiamo optare fra una grandissima varietà; gialle rosse, viola, verdi e rosse, tonde, allungate, addirittura doppie (le così dette cosce di monache). Pur non essendoci nessuna differenza tra prugna e susina a livello botanico, perché entrambe appartengono allo stesso genere, cioè al Prunus, si differenziano leggermente perché fanno parte di due diverse specie: il Prunus domestica (prugna) originario dell’Asia, ma coltivato in Europa da oltre mille anni, e il Prunus salicina (susina) proveniente dal Giappone.
La prugna è di forma leggermente allungata, la polpa è compatta e si presta molto per essere essiccata, mentre la susina è tondeggiante, un po’ più acquosa.
Passiamo allora alla ricetta per un’ottima marmellata di prugne che, oltre a deliziare il palato, può tornare utili per regolarizzare l’intestino pigro in quanto leggermente lassativa.
Ecco gli ingredienti per realizzare circa 3 chili di marmellata di prugne: 3 kg di prugne, 1 kg di zucchero, mezzo bicchiere d’acqua, il succo di 1 limone.
Preparazione della marmellata di prugne
Come prima cosa, lava e sterilizza i barattoli e le capsule “clic clac”, lasciandoli completamente immersi per alcuni minuti in acqua bollente. Capovolgili su un panno da cucina fresco di bucato e lasciali asciugare. Si asciugheranno presto a causa dell’acqua bollente.
Lava, denocciola e fai a pezzetti le prugne, ponili in una pentola dal fondo pesante, aggiungi l’acqua e fai bollire per circa 40 minuti. Spegni il fuoco e aggiungi lo zucchero mescolando accuratamente. Fai bollire a fuoco basso per circa 50 minuti. Spegni la fiamma, aspetta una decina di minuti e frulla il tutto con un frullatore a immersione.
Rimetti la pentola sul fuoco e fai cuocere ancora per circa mezz’ora. Per capire se è pronta, fai la prova piattino: fai cadere alcune gocce di marmellata su di un piattino freddo, aspetta qualche minuto e valuta la densità. Quando sarà arrivata alla giusta consistenza, inizia a riempire i barattoli, uno per volta aiutandoti con un imbuto per marmellate. Per non sporcare il piano di lavoro, poni il barattolo sopra a un piattino. Chiudi subito il barattolo e capovolgilo. Mentre si freddano sentirai un rumore simile ad un “tac”: è la prova dell’avvenuto vuoto. Un’altra conferma della mancanza d’aria nel barattolo è data dal fatto che la capsula, sotto la pressione del dito, non fa più “clic clac” ed è leggermente infossata.
La marmellata così conservata resterà ottima anche per più di un anno. Una volta aperta, però, riponila sempre in frigo.