In chiesa, solitamente, ci si affida a un professionista o a un musicista messo a disposizione direttamente dalla parrocchia, tipicamente un parrocchiano o un sacerdote. In Comune, invece, questa seconda opzione è più rara, ma non è detto che nei municipi meglio organizzati non ve ne reperiscano uno.
Innanzitutto bisogna tener conto di un punto fondamentale: mentre in Comune viene data ampia libertà di scelta, in chiesa bisogna fare i conti con alcune piccole restrizioni. Infatti, potrebbe capitare che il parroco che celebra la messa ponga il veto sulla musica non sacra: informatevi dunque per tempo, dato che potrebbe influenzare la selezione del musicista.
Una soluzione di sicuro effetto è ovviamente il violino, uno strumento che per sua natura ha la capacità di commuovere. Più rara, ma decisamente di grande intensità, l'arpa, con quel suono così delicato, particolarmente adatto all'occasione.
I più sofisticati ed esigenti potranno affidarsi alle combinazioni di archi e fiati: il duo (violino e violoncello), i trii (due violini e un violoncello o violino, violoncello, flauto) o addirittura il quartetto (due violini, una viola e un violoncello), una raffinatezza che colpisce non solo l'udito, ma anche la vista.
Condividi