Il matrimonio buddista
Secondo la religione buddista il matrimonio non è necessario; la coppia può unirsi con rito civile e stare insieme. Coloro che vogliono sposarsi possono farlo, magari per rendere partecipi parenti e amici. Si comincia recitando il capitolo Hoben e il Jgage, poi qualche minuto di Daimoku. In seguito gli sposi e i testimoni bevono tre sorsi di sakè da tre tazze, che significano le tre esistenze di passato, presente e futuro; poi i presenti esprimono i loro sentimenti liberamente o leggendo qualche brano e fanno gli auguri agli sposi. La cerimonia finisce con la lettura di tre Daimoku.
Le tradizioni dell'Islam
Secondo il rito musulmano, il Matrimonio è un vero e proprio contratto, tanto che viene fissata una somma che lo Sposo dovrà consegnare alla famiglia di lei in caso di divorzio: egli, infatti, secondo la religione islamica, può contrarre Matrimonio con più ragazze, fino ad un massimo di quattro mogli. Ci si sposa giovanissimi e con rito civile, con molto riserbo. Anche i preti islamici possono sposarsi e avere figli. Il Matrimonio musulmano è molto suggestivo, soprattutto per lo sfarzo delle vesti della Sposa, in cui il colore predominante è il rosso. La Sposa, adorna di gioielli d'oro massiccio e agghindata con tatuaggi all'hennè su mani e braccia, si recherà, al termine della Cerimonia, nella dimora dello Sposo, dove consumeranno insieme latte e datteri. I festeggiamenti, poi, andranno avanti anche per diversi giorni.
Il rito induista
Nella società induista il matrimonio è un'iniziazione, un passaggio dalla giovinezza alla vita di coppia. È importante che si svolga in un momento astrologicamente favorevole, infatti la data delle nozze è scelta dal sacerdote, il guru, che vaglia la posizione degli astri decidendo perfino il minuto in cui celebrare lo sposalizio. La sera prima delle nozze, la sposa organizza il Mehndi, una festa a cui partecipano le amiche più care e le donne più vicine alle famiglie: tutte si decorano mani e piedi con tatuaggi all'Henné. La mattina del grande giorno, gli sposi vengono massaggiati con unguenti profumati e detersi al canto di mantra propiziatori. Lo sposo arriva alla cerimonia accompagnato da familiari e amici e sono accolti dagli invitati della sposa. Il rito nuziale è celebrato da un monaco su un altare protetto da un baldacchino decorato di fiori. Quando gli sposi vengono dichiarati marito e moglie, gli ospiti lanciano una pioggia profumata di petali. Iniziano quindi i festeggiamenti con musica, danze e la speziatissima cucina indiana.
Il matrimonio in Giappone
Il rituale matrimoniale shintoista è molto suggestivo: gli sposi, con indosso due kimoni particolarmente fastosi, bevono ciascuno tre volte da una ciotola con dentro riso e sakè. In Giappone è diffuso un tipo di matrimonio combinato molto particolare: giunta all'età di circa 25 anni una ragazza prepara una sua scheda personale con studi, aspirazioni lavorative, preferenze e hobbies e la inoltra in giro tramite colleghi di lavoro, parenti, amici e agenzie matrimoniali. In questo modo può venire contattata da giovani in cerca di moglie con i quali stabilirà un primo incontro.
Condividi