Si chiama jet lag ed è un disturbo piuttosto antipatico che ci si può trovare a fronteggiare in caso di viaggi in paesi con fusi orari diversi dal nostro. Il corpo ha infatti un suo orologio interno che segue dei ritmi ben precisi, un sistema piuttosto delicato che ci mette poco a perdere l'equilibrio e a metterci in una condizione di malessere.
Chi soffre della sindrome da jet lag può infatti sperimentare sintomi quali disturbi del sonno e insonnia, ma anche stanchezza in orari della giornata non consoni. In alcuni cosi si possono verificare anche problemi di lucidità mentale e attenzione, cambiamenti di umore, ma anche alterazione dei ritmi intestinali e nausea o vomito.
Essere vittime del jet lag può essere un bel problema se siamo in viaggio, perché corriamo il rischio, fino a quando i nostri ritmi circadiani non si riassestano, di non essere in forma perfetta, rovinandoci la vacanza o apparendo meno efficaci sul lavoro, se viaggiamo per motivi professionali.
Prima di parlare dei rimedi migliori per contrastare i danni da cambio di fuso orario, gli stessi che si possono presentare anche con il cambio di ora solare-legale e viceversa, parliamo di prevenzione. Se prevediamo un viaggio all'estero che rischia di mettere il nostro orologio biologico in impasse, cerchiamo di partire riposati, dormendo bene ed evitando attività troppo stancanti.
Aiutiamo anche il fisico a reagire meglio mantenendolo idratato, evitando carenze di vitamine e minerali e mangiando in modo leggero, così da non rischiare che la digestione più lenta o difficoltosa ci possa creare problemi di addormentamento.
Se possiamo scegliere il volo aereo, puntiamo su quelli che partono la sera, in modo da poter dormire in volo e arrivare a destinazione senza stanchezza. Se serve aiutiamoci anche con prodotti da banco per favorire il sonno, evitando il rischio di restare svegli durante il tragitto.
Nei primi giorni col nuovo fuso orario questi prodotti potranno anche esserci utili per abituarci ai nuovi ritmi di sonno veglia. Un rimedio ottimo da abbinare all'eventuale uso di farmaci (se possiamo preferiamo comunque qualcosa di naturale) è la cosiddetta terapia della luce solare.
Usciamo e stiamo fuori il più possibile, in modo che la luce del sole ricalibri i nostri ritmi circadiani più in fretta. Fare attività all'aperto aiuta anche a riposare meglio la notte, arrivando più stanchi a letto e favorendo così il riposo notturno.
Limitiamo invece le sostanze eccitanti come la caffeina e l'alcol, che possono alterare le fasi di sonno-veglia, invece prevediamo, se il medico è d'accordo, di assumere integratori di melatonina, che aiutano il corpo ad abituarsi al nuovo fuso orario e a dormire alle ore giuste.
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